Ci chiamavano farfalle

E’ il 5 febbraio del 2022. Milioni di telespettatori seguono in tv il Festival di Sanremo: sul palco dell’Ariston volano le Farfalle. Tra di loro non ci sono ne’ Anna, ne’ Nina. Hanno lasciato Desio da qualche tempo, improvvisamente. Il 30 ottobre del 2022 Nina scrive a Repubblica: ’A Desio mi umiliavano per non farmi mangiare’. Nasce l’inchiesta del giornalista Riccardo Caponetti e a seguire quelle giudiziaria e sportiva. Sono indagate la dt e allenatrice Emanuela Maccarani e la sua assistente Olga Tishina. Da li’ parte un’onda inarrestabile.

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Anna è a Desio quando s’inaugura la nuova Accademia Internazionale di Ginnastica ritmica. Davanti alle telecamere sorride ma nasconde un forte disagio. Nina, nella sua cameretta 204 dell’hotel di Cesano Maderno, si sottopone ogni giorno al “rito della bilancia”. Il cibo comincia a diventare un’ossessione. Così è anche per Sophia e Sara che nelle loro palestre si sottopongono a pesanti sacrifici. Essere “ai livelli alti” è il coronamento di un sogno, anche se il prezzo da pagare sembra più pesante di quanto abbiano mai pensato.

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Nina lascia Roma e si trasferisce a Fabriano, dove entra a far parte della squadretta juniores. Agli Europei di Budapest la squadretta conquista l’argento. Anna sta per coronare il suo sogno. L’Accademia di Desio, dove si allenano le Farfalle, l’ha chiamata per una sessione di prova. Sara si trasferisce a Brescia dalla sua allenatrice. Infine Sophia, in Colorado, riceve la chiamata dall’Italia, prepara la valigia e parte per una nuova avventura.

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Nina, Anna, Sara e Sophia vivono in città diverse e non si conoscono, ma ogni mattina, fin dall’età di 4 anni, si svegliano tutte con un unico desiderio: praticare la ginnastica. Sono felici nelle palestre delle loro città, entusiaste di mostrare a tutti, fra rondate e verticali, fin dove il loro corpo può arrivare. La loro vita, però, sta cambiando in fretta. Ancora non sanno che il coronamento del loro sogno nasconde insidie che nemmeno i loro genitori possono immaginare.

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E’ il 30 ottobre del 2022 quando nella redazione di Repubblica arriva un’email inattesa e sorprendente. E’ di Nina Corradini, ex ’farfalla’ della ginnastica ritmica italiana. Nina lancia una pesante accusa: ’In Nazionale subivamo umiliazioni dalle nostre istruttrici, per non farci mangiare’. ’Ci chiamavano farfalle’ e’ il podcast di Laura Bastianetto nato dall’inchiesta di Repubblica sullo scandalo che ha sconvolto la ginnastica ritmica italiana, curata dal giornalista Riccardo Caponetti. Un viaggio in cinque puntate nella mente e nel mondo delle giovanissime ginnaste, dall’infanzia verso l’eta’ adulta, dall’inizio di una passione travolgente ai trionfi medagliati, fino all’abisso degli abusi e agli incubi piu’ profondi.

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