Nach Genre filtern
L'unico modo per affrontare la burocrazia fiscale italiana con serenità è conoscerla ed essere informati. Situazioni reali spiegate in modo semplice attraverso le quali sarà agevole trovare le risposte per la vostra personale situazione.
Attraverso questo podcast cercheremo di chiarire i punti importanti e semplificare le procedure per rendervi più informati e consapevoli.
- 60 - Adolescenti e Fisco
Alessio (4° superiore) intervista Gabriella, responsabile del CAF Via Granello di Genova su cosa può essere interessante sapere riguardo all'attività dei CAF per i ragazzi al termine della scuola secondaria di secondo grado.
Mon, 03 Jul 2023 - 59 - Modello 730 2023
Buongiorno da Gabriella, vi do il benvenuto su fisco relax. Anche quest'anno stiamo per
arrivare alla stagione della compilazione del modello 730. Ormai è noto cos'è il 730, chi lo
deve fare chi non è obbligato e a chi conviene, ma un breve ripasso forse potrebbe essere
utile a chi dovrà affrontare per la prima volta la dichiarazione dei redditi.
Il 730 è una dichiarazione dei redditi semplificata per i pensionati, i dipendenti e i
collaboratori a progetto, insomma per chiunque abbia una pensione o una busta paga. Sono
esclusi dalla possibilità di presentare il 730 i titolari di partita IVA. Si dichiarano i redditi
dell'anno precedente, quest'anno si dichiarano i redditi del 2022.
Ora vediamo a cosa serve, chi deve presentarlo e a chi conviene presentarlo:
Non sei obbligato a presentarlo se hai avuto un solo datore di lavoro nell'anno precedente
o se hai solo la pensione, non sei obbligato se oltre a tali redditi possiedi solo la casa di
residenza e le sue pertinenze, cantina o box.
Sei obbligato se nell'anno precedente hai avuto diversi datori di lavoro o sei andato in
pensione nel corso dell'anno, oppure se hai altri redditi da dichiarare oltre lo stipendio o la
pensione, per esempio collaborazioni occasionali oppure immobili dati in affitto. Infatti in
questo caso si è obbligati perché ci sono delle imposte da versare al fisco.
Non sei obbligato ma ti conviene se hai sostenuto spese mediche, se hai ristrutturato casa,
hai sostenuto spese detraibili o deducibili, di cui non faccio l'elenco in quanto sono
veramente molte, oppure hai diritto a uno dei bonus affitto previsti, quindi puoi presentare
il 730 per farti rimborsare dal fisco parte delle imposte già pagate sullo stipendio o sulla
pensione. E' importante sapere che troverai l'eventuale rimborso aggiunto o le eventuali
imposte tolte direttamente dallo stipendio o dalla pensione senza che tu debba fare altro.
Una raccomandazione: tranne gli scontrini dei medicinali, i dispositivi medici e le
spese mediche sostenute presso le ASL o i laboratori convenzionati, tutte le spese
devono essere pagate in modalità tracciabile (bancomat, carta di credito o bonifico)
Vediamo quando si presenta e a chi. Il Mod. 730/2023 sarà disponibile sul sito
dell'Agenzia delle Entrate dal 30 aprile al quale si accede tramite SPID o la CIE (carta
d'identità elettronica )o la CNS (carta nazionale dei servizi)per coloro i quali vorranno
presentarlo da soli, oppure potranno rivolgersi ai CAF.
Il termine ultimo per la presentazione è il 30 settembre che quest’anno cade di sabato ,
quindi slitta automaticamente al 2 ottobre. Sia sul sito che presentando tramite i CAF.
Ora passiamo alle principali novità contenute nel nuovo 730:
NUOVI SCAGLIONI IRPEF
Le aliquote, sono state ridotte da 5 a 4 e gli scaglioni ridefiniti. Mentre la prima aliquota è
confermata al 23% fino a 15mila euro, la seconda scende dal 27% al 25% fino a 28mila
euro La terza passa invece dal 38 al 35% per i redditi fino a 50mila euro, mentre i redditi
sopra questa soglia vengono tassati al 43%.
DETRAZIONI LAVORO DIPENDENTE
È stato innalzato a 15.000 euro il limite reddituale per poter usufruire della misura
massima della detrazione pari a 1.880 euro. La detrazione spettante è aumentata di 65 euro
se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 euro e 35.000 euro.
DETRAZIONI PENSIONE
È stato innalzato a 8.500 euro il limite reddituale per poter fruire della misura massima
della detrazione per redditi di pensione pari a 1.955 euro. La detrazione spettante è
aumentata di 50 euro se il reddito complessivo è compreso tra 25.001 e 29.000 euro.
Detrazione barriere architettoniche
È una detrazione del 75 sugli importi sostenuti nel 2022 (ma prorogata anche per gli anni
2023-2025) per eseguire lavori di...Sun, 19 Mar 2023 - 58 - Bonus sociali in scadenza 2022
Manca una manciata di giorni al 2023 e vorrei fare il punto sui bonus di aiuto alle famiglie attivi fino al 31 dicembre.
Infatti non sappiamo per certo quali bonus saranno prorogati, quali modificati, quali cancellati o se ce ne saranno di nuovi.
Cominciamo con il bonus sociale sulle bollette del gas, della luce e dell'acqua che sarà quasi certamente prorogato per il 2023, comunque dobbiamo attendere l'approvazione della legge di bilancio per conoscere i dettagli.
Per ottenere questo bonus è necessario presentare l'ISEE che non deve essere superiore a 12000 euro o a 20000 euro per le famiglie con almeno 4 figli a carico..
Non è necessario presentare alcuna domanda. Infatti a presentazione dell'ISEE sarà applicato automaticamente lo sconto in bolletta in base ai dati che l'INPS comunicherà ad ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente)
Per fare un esempio di sconto, sulla bolletta della luce si possono risparmiare attualmente come minimo circa 55 euro al mese.
Altro bonus che proseguirà è l'assegno unico universale.
Assegno Unico
L’Assegno Unico universale è stato confermato anche per il 2023 e il riconoscimento dell’assegno sarà automatico se non cambiano i requisiti. Possono richiederlo tutte le famiglie con figli a carico fino a 21 anni, a prescindere dall’occupazione lavorativa, con o senza Isee.
Ora facciamo attenzione ai bonus dedicati alle famiglie che scadranno il 31 dicembre 2022,questi sono:
il bonus prima casa under 36
il bonus trasporti
il bonus TV,
BONUS CASA UNDER 36
Il bonus prima casa per i giovani under 36 agevola i giovani cittadini italiani all’acquisto di una abitazione da adibire a prima casa, contraendo un mutuo con una banca. Occorre avere un’ISEE complessivo non superiore a 40.000 euro, inoltre occorre spostare la propria residenza nell’abitazione oggetto delle agevolazioni entro 18 mesi.
BONUS TRASPORTI
Il bonus trasporti è un agevolazione in favore di coloro che acquistano un abbonamento ad un mezzo di trasporto pubblico, garantendo uno sconto fino a 60 euro a persona.
BONUS TV E DECODER
Il bonus tv e decoder, ovvero l’agevolazione, con valore fino a 30 euro, per l’acquisto di TV e decoder idonei alla ricezione di programmi televisivi con i nuovi standard trasmissivi
Quindi se pensate di aver diritto a qualcuno di questi bonus in scadenza, affrettatevi....il tempo stringe. Per oggi vi saluto e alla prossima.Mon, 21 Nov 2022 - 57 - Assegno unico universale per i figli minori e se studenti fino ai 21 anni di età
Buongiorno da Gabriella e benvenuti a fisco relax,
come ormai tutti saprete è stato finalmente approvato dal Consiglio dei Ministri L'ASSEGNO UNICO UNIVERSALE PER I FIGLI MINORI E SE STUDENTI FINO AI 21 ANNI DI ETA'
L'assegno entrerà in vigore nel 2022.e sarà erogato a partire dal mese di marzo.
La durata è dal 7 ° mese di gravidanza fino a 21 anni del figlio, se il figlio sarà ancora a carico, con possibile corresponsione dell'importo direttamente al figlio maggiorenne se studia fuori sede.
L'assegno unico avrà validità dal 1 marzo fino al 28 febbraio dell'anno successivo. Perciò ogni anno si dovrà richiedere l'ISEE e ripresentare la domanda.
Questo assegno andrà a rimpiazzare
gli assegni al nucleo per figli minori;
le detrazioni Irpef sui figli a carico;
gli assegni per le famiglie numerose;
il Bonus Bebè;
il premio alla nascita;
il fondo natalità per le garanzie sui prestiti.
E' chiaro che l'assegno unico elimina soltanto le detrazioni per i minori, per gli studenti fino a 21 anni e per i figli disabili. Restano le detrazioni per i figli over 21 , per il coniuge e per gli altri familiari a carico.
A chi spetta l’assegno unico nel caso in cui i genitori del figlio non convivano sotto lo stesso tetto?
Il decreto attuativo approvato in Consiglio dei Ministri spiega che:
“L’assegno unico universale spetta nell’interesse del figlio in parti uguali a chi esercita la responsabilità genitoriale“.
Ciò vuol dire che l’assegno unico spetta a entrambi i genitori, anche quando questi non sono conviventi o risultano separati o divorziati. La responsabilità genitoriale, infatti, non viene meno neppure in caso di divorzio o separazione: l’unico caso in cui si perde è quando è il giudice a stabilirlo espressamente.
Solamente nel caso di affidamento esclusivo, quindi, l’assegno spetta al genitore affidatario, sempre che non sia stato raggiunto un accordo tra le parti.
È importante, però, specificare una cosa: per averne diritto entrambi è necessario che tutti e due i genitori presentino la domanda: qualora vengano entrambe accettate, la quota di assegno unico spetterà in egual misura a entrambi i genitori.
Comunque vi consiglio di rivolgersi ai Patronati per verificare il vostro caso evitando la possibilità che non venga accettato dall'INPS.
Vediamo come si fa ad ottenerlo:
Innanzi tutto a partire da gennaio è necessario richiedere l'ISEE in quanto è la base di partenza per determinare l'importo dell'assegno.
Una volta in possesso del calcolo ISEE la domanda dell'assegno può essere presentata direttamente sul sito dell'INPS con SPID o carta d'identità elettronica o carta dei servizi, oppure rivolgendosi ai Patronati.
In sintesi: ci si può rivolgere ai CAF per la richiesta ISEE e ai Patronati per la presentazione della domanda.
In questa mia chiacchierata vi risparmio calcoli dati e tabelle, ma vi mando il link di siti specializzati che vi aiuteranno a fare una previsione sull'importo del vostro assegno unico.
Per oggi vi saluto e alla prossima.
https://www.informazionefiscale.it/assegno-unico-2022-come-funziona-importo-requisiti-novita
https://www.fiscoetasse.com/rassegna-stampa/28886-assegno-unico-2022-decreto-approvato-ecco-regole-e-importi.htmlMon, 29 Nov 2021 - 56 - Acquisto prima casa giovani under 36
Buongiorno da Gabriella, benvenuti a fisco relax,
oggi non parlerò di imposte da pagare e di redditi omessi. Mi piace essere ottimista e rivolgermi ai ragazzi che hanno voglia di lasciare il nido familiare e costruirsi una vita autonoma, magari con un compagno o una compagna. Qualcuno avrà pensato di prendere un appartamento in affitto, perchè invece non approfittare del cosiddetto bonus casa? A tale proposito prendo spunto dalla Guida all'acquisto della casa pubblicata il 10 novembre dall'Agenzia delle Entrate, per parlare di agevolazioni spettanti a chi compra la prima casa e ha meno di 36 anni.
Queste agevolazioni saranno valide fino al 30 giugno 2022.
Ma praticamente chi ne ha diritto in cosa consistono?
Possono beneficiare delle agevolazioni i giovani che:
• non hanno ancora compiuto i 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato
• hanno un indicatore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) non
superiore a 40.000 euro annui.
Inoltre:
.abbiano o stabiliscano la propria residenza, entro 18 mesi dall’acquisto, nel Comune in
cui si trova l’immobile
.dichiarino, nell’atto di acquisto, di non essere titolari, nemmeno in comunione con il
coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di
abitazione nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile da acquistare
• dichiarino, nell’atto di acquisto, di non essere titolari, neppure per quote o in regime
di comunione legale, su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà,
usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altro immobile acquistato, anche dal
coniuge, usufruendo delle stesse agevolazioni “prima casa”.
In caso contrario, è necessario vendere l’immobile posseduto entro un anno dalla data del nuovo
acquisto.
Naturalmente la casa da acquistare non deve essere di lusso, tipo villa o casa di pregio.
Se tutti i requisiti sono rispettati si ha diritto a :
- l'esenzione dall'imposta di registro se si acquista da un privato
il credito d'imposta dell'IVA se si acquista da un soggetto titolare di partita IVA, per esempio un'impresa di costruzioni.
l'esenzione dall'imposta sostitutiva sui mutui
Inoltre richiedendo un mutuo è possibile, verificando i requisiti, accedere al fondo di garanzia prima casa elevato fino all'80% della quota capitale.
Per tutti i dettagli riporto il link della Guida che ritengo davvero molto comprensibile e completa di risposte ai quesiti.
Allora ragazzi, fatevi, se possibile, aiutare dai genitori, che magari saranno contenti di non dovervi dire: ti pare questa l'ora di rientrare, questa casa non è un albergo e approfittate dell'occasione.
Per oggi vi saluto e alla prossima.
https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/guida-acquisto-abitazioneMon, 15 Nov 2021 - 55 - Certificazione Unica in caso di Cassa Integrazione
Buongiorno da Gabriella, rieccoci a fisco relax.
Il periodo dei 730 si è concluso il 30 settembre, perciò i dipendenti e i pensionati hanno già ricevuto il rimborso spettante o ahimè hanno pagato le imposte dovute. Giustamente hanno pensato di aver provveduto a fare il proprio dovere di contribuenti e come è giusto la vita continua per altre strade....
Purtroppo il 2020 è stato un anno difficile e chi ha un lavoro dipendente si è visto mettere in cassa integrazione, quando non di peggio.....hanno in ogni caso ricevuto la CU, la famosa certificazione unica con riportati tutti i dati relativi ai redditi del 2020 compresa l'indicazione dei giorni di lavoro, se per tutto l'anno 365. Perciò se non in possesso di altri redditi o di spese da detrarre questi dipendenti si sono messi tranquilli e hanno archiviato la CU pensando di non avere l'obbligo di presentare il 730. OK ma come la mettiamo con i giorni di cassa integrazione? Viene erogata dall'INPS che, bontà sua non manda a casa la CU, e allora? Allora se avete lo SPID potete verificare se è presente o no sul sito INPS, se fosse presente è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi e pagare l'eventuale conguaglio d'imposta. Se non si è in possesso dello SPID è possibile rivolgersi ai CAF che hanno la possibilità di verificare. Infatti bisogna essere sicuri, perché la dichiarazione omessa va incontro ad una sanzione come minimo di 250 euro oltre al versamento delle imposte dovute. Comunque niente paura, se verificate di avere omesso la dichiarazione e avete sia la CU del datore di lavoro sia quella della cassa integrazione, anche se non si può più presentare il 730 c'è la possibilità di presentare il modello REDDITI fino al 30 novembre e di mettervi in regola con i pagamenti.
Se vi ho messo in allarme non voletemene, provo a fare prevenzione fiscale.Tue, 02 Nov 2021 - 54 - Assicurazione per la non autosufficienza con Jacopo Dondero
Parliamo della polizza che copre la perdita dell'autosufficienza, uno strumento estremamente interessante per cautelarsi in caso un infortunio o una malattia ci precludano la possibilità di essere autosufficienti, a qualsiasi età.
Mon, 21 Jun 2021 - 53 - SPID – SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITA' DIGITALEhttps://www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid/identity-provider-accreditati
SPID – SISTEMA PUBBLICO DI IDENTITA' DIGITALE
Perché richiederlo
Buongiorno da Gabriella, benvenuti a fisco relax.
Alzi la mano chi di voi non ricorda le lunghe code agli sportelli dell'INPS,
dell'Agenzia delle Entrate, del Comune o di qualsiasi Ufficio pubblico,
oggi è davvero tutto cambiato: si comunica online dallo smartphone o dal
PC.
Non sta a me giudicare se questo cambiamento sia in meglio o in peggio,
ci sono sempre vantaggi e svantaggi in ogni cosa.
L'unica osservazione che mi sento di fare è che la situazione in cui ci
siamo trovati in maniera inaspettata ed improvvisa ha accelerato in modo
vertiginoso il passaggio dallo sportello fisico a quello virtuale, creando a
volte confusione e sconcerto nei cittadini e non solo...
Scarica la APP, si sente negli spot pubblicitari, e puoi comprare,
consultare, inviare, scaricare e così via.
Da non molto anche la Pubblica Amministrazione usa la stessa filosofia.
Vediamo come
.
Bisogna dotarsi dello SPID, cioè il sistema pubblico di identità digitale.
Ogni cittadino deve esserne in possesso per accedere ai portali dei Pubblici
Uffici: Agenzia delle Entrate, INPS, Clicklavoro, POSTE, COMUNI ecc.
e richiedere prestazioni, inviare domande e consultare la propria posizione
fiscale e previdenziale da casa con uno smarphone, un tablet o un PC.
Facciamo degli esempi: l'INPS da tempo non invia più a casa il dettaglio
mensile della pensione, sul portale è disponibile e si può consultare e
stampare. Oppure voglio sapere quanti contributi sono stati versati e mi
serve l'estratto contributivo, sul sito posso verificarlo e stamparlo.
Ultimamente anche il Portale dell'automobilista sul quale si possono
vedere le informazioni sui propri veicoli, sui punti della patente ecc.
prevede l'accesso con SPID.
Come si richiede:
innanzi tutto è necessario avere un cellulare e un indirizzo email, quindi
si cerca su internet un Provider abilitato.
I Providers sono i fornitori o gestori del servizio , si trovano a questo
indirizzo
https://www.agid.gov.it/it/piattaforme/spid/identity-provider-accreditati
e si sceglie quello che si preferisce. La maggioranza dei providers offre
questo servizio a pagamento con diverse tariffe, al momento solo due, di
cui Poste Italiane, lo erogano gratuitamente.
Si accede al sito del gestore scelto ci si registra avendo a portata di mano
la carta d'identità, il tesserino sanitario, l'indirizzo email e il cellulare
quindi si seguono passo passo le istruzioni.
Per ottenere lo SPID è necessario essere autenticati, cioè bisogna
dimostrare di essere “noi” facendo vedere il proprio viso con il
riconoscimento facciale tramite la videocamera dello smartphone o del
tablet, immagine che deve corrispondere alla foto del documento d'identità
inviato online durante la registrazione.
Per avere maggiori dettagli, in rete esistono ottimi tutorial che spiegano
come registrarsi e autenticarsi. Potete trovare quello delle Poste a questo
link:
https://www.youtube.com/watch?v=iApwtliH2IQ
Comunque per i meno informatizzati e per chi vuole risparmiare, il
servizio di Poste Italiane è quello più adatto. Una volta registrati al sito, si
fissa un appuntamento all'ufficio postale più vicino muniti di carta
d'identità e tesserino sanitario e sarà l'impiegato a riconoscere che siete
proprio voi e vi abiliterà lo SPID.
Richiederlo vi aprirà un mondo di accessi sui...Tue, 20 Apr 2021 - 52 - 730/2021 Novità, chi deve presentarlo e comeTue, 30 Mar 2021
- 51 - 730 precompilato 2020 - a chi conviene e chi no
Buongiorno da Gabriella,
benvenuti ad un nuovo episodio di fisco relax.
Oggi vi parlerò del 730 precompilato, che dal 5 maggio è disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate e dal 14 maggio può essere modificato.
Riassumo in breve cos'è il 730:
Il 730 è una dichiarazione dei redditi semplificata per i pensionati, i dipendenti e i collaboratori a progetto, insomma per chiunque abbia una pensione o una busta paga. Sono esclusi dalla possibilità di presentare il 730 i titolari di partita IVA. Si dichiarano i redditi dell'anno precedente, quest'anno si dichiarano i redditi del 2019.
Come si accede al precompilato:
si accede al sito dell'Agenzia delle Entrate tramite le credenziali FISCONLINE, o il PIN INPS personale oppure lo SPID.
Quali dati ci sono:
la Certificazione Unica da lavoro dipendente, pensione o collaborazioni occasionali
i dati dei familiari a carico
i dati sugli immobili posseduti, compresi i dati dei contratti di locazione
la maggior parte delle spese detraibili per esempio spese mediche, mutui, assicurazioni, spese scolastiche e universitarie, spese funebri , spese sostenute per la ristrutturazione edilizia ecc. e quelle deducibili,come previdenza complementare, contributi versati alle colf o badanti e altre.
Gli acconti versati l'anno precedente o l'eventuale credito spettante.
A CHI CONVIENE FARE IL 730 PRECOMPILATO
Conviene a chi accetta senza modificare i dati presenti sul precompilato
Infatti cliccando il tasto ACCETTA IL 730 E INVIA non ci saranno controlli e verifiche da parte dell'Amministrazione Finanziaria o richiesta di documentazione. La dichiarazione dei redditi è conclusa, l'Agenzia delle Entrate comunicherà al vostro datore di lavoro o Ente pensionistico il rimborso da corrispondere o le imposte da trattenere direttamente sullo stipendio o la pensione.
A CHI NON CONVIENE FARE IL PRECOMPILATO
Non conviene a chi ha avuto più datori di lavoro nel corso del 2019. In presenza di più certificazioni Uniche, l'Agenzia delle Entrate non calcola le detrazioni spettanti per i giorni lavorati quindi invece di un rimborso vi troverete a pagare imposte non dovute.
Non conviene a chi ha la necessità di integrare il 730 con altre spese , come per esempio le spese per l'abbonamento dell'autobus, spese mediche che non risultano presenti sul precompilato, oppure chi ha venduto o comprato un immobile nel corso dell'anno, chi comunque ha avuto delle variazioni che comportano una differenza rispetto a quanto risulta all'Agenzia delle Entrate.
Bisogna però fare molta attenzione quando si fanno modifiche anche di lieve entità, in quanto si è soggetti alla verifica di tutta la documentazione, anche quella che non è stata soggetta a variazioni. e se si commette un errore, ad una sanzione per dichiarazione infedele oltre al pagamento dell'imposta dovuta o alla restituzione del credito non spettante.
In questo caso è opportuno rivolgersi al CAF o ai professionisti abilitati in quanto essi verificano la documentazione, la conservano in digitale per l'eventuale controllo e garantiscono la correttezza del 730 apponendo il visto di conformità.
Ho voluto concentrarmi sulla convenienza o meno del 730 precompilato, per le modalità pratiche della compilazione ci sono in rete molti tutorial che spiegano esaurientemente i vari passaggi.
Alla prossima...Wed, 20 May 2020 - 50 - 730/2020 Novità, chi deve presentarlo e come
GUARDA LA GUIDA ANIMATA SU YOUTUBE: https://www.youtube.com/watch?v=VCsjSOelix8
Buongiorno da Gabriella, vi do il benvenuto su fisco relax. Si sta avvicinando la primavera e con essa il periodo delle dichiarazioni dei redditi, in particolare il 730 a guastare ai più questa bella stagione.
Vediamo allora di fare un piccolo riepilogo di cos'è il modello 730.
Il 730 è una dichiarazione dei redditi semplificata per i pensionati, i dipendenti e i collaboratori a progetto, insomma per chiunque abbia una pensione o una busta paga. Sono esclusi dalla possibilità di presentare il 730 i titolari di partita IVA. Si dichiarano i redditi dell'anno precedente, quest'anno si dichiarano i redditi del 2019.
Ora vediamo a cosa serve, chi deve presentarlo e a chi conviene presentarlo:
Non sei obbligato a presentarlo se hai avuto un solo datore di lavoro nell'anno precedente o se hai solo la
pensione, non sei obbligato se oltre a tali redditi possiedi solo la casa di residenza e le sue pertinenze,
cantina o box.
Sei obbligato se nell'anno precedente hai avuto diversi datori di lavoro o sei andato in pensione nel corso dell'anno, oppure se hai altri redditi da dichiarare oltre lo stipendio o la pensione, per esempio collaborazioni occasionali oppure immobili dati in affitto. Infatti in questo caso si è obbligati perché ci sono delle imposte da versare al fisco.
Non sei obbligato ma ti conviene se hai sostenuto spese mediche, se hai ristrutturato casa, hai sostenuto spese detraibili, di cui non faccio l'elenco in quanto sono veramente molte, oppure guadagni meno di circa 30.000 euro lordi l'anno e sei in affitto, quindi puoi presentare il 730 per farti rimborsare dal fisco parte delle imposte già pagate sullo stipendio o sulla pensione.
E' importante sapere che nel mese di luglio per i dipendenti e in agosto per i pensionati, troverai l'eventuale rimborso aggiunto o le eventuali imposte tolte direttamente dallo stipendio o dalla pensione senza che tu debba fare altro.
Ora vediamo quando si presenta e a chi. Il Mod. 730/2020 sarà disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate dal 15 aprile al quale si accede tramite PIN o SPID per coloro i quali vorranno presentarlo da soli, oppure potranno rivolgersi ai CAF. Il termine ultimo per la presentazione è il 23 luglio. Sia sul sito che presentando tramite i CAF.
Ora passiamo alle principali novità contenute nel nuovo 730:
Da quest'anno anche gli eredi potranno presentare il 730 per conto delle persone decedute.
E' una grossa novità, infatti fino allo scorso anno gli eredi erano obbligati a presentare il modello Redditi (ex UNICO) con lo svantaggio di attendere anni prima di ricevere l'eventuale rimborso.
Altra novità importante è l'innalzamento a 4000 euro del reddito massimo dei figli fino a 24 anni per essere considerati a carico.
Tutto questo riguarda il 2019 ma ci sono novità importantissime per quanto riguarda le spese detraibili sostenute e che sosterrete quest'anno che saranno inserite nel 730 – 2021.
Su tutti i media è stato dato molto spazio alla notizia che per essere detraibili le spese che stiamo sostenendo o sosterremo nel corso del 2020 saranno detraibili solo se pagate con strumenti tracciabili.
Vediamo di che si tratta.
Le spese interessate
L’obbligo di tracciabilità dei pagamenti per ottenere la detrazione di imposta del 19% in dichiarazione
riguarda le spese mediche ad eccezione degli scontrini delle farmacie, delle spese mediche presso le ASL o presso i laboratori convenzionati. Attenzione per ché se andate da u medico da un fisioterapista, da un podologo ecc. ma privato dovete pagare in maniera tracciabile. Obbligo di tracciabilità anche per l’iscrizione dei ragazzi per le attività sportive, gli affitti per gli studenti fuori sede, quelle per istruzione secondaria e universitaria,...Wed, 19 Feb 2020 - 49 - Cronache dal CAFTue, 28 May 2019
- 48 - I CAF si stanno arricchendo alle spalle dei contribuenti?
Buongiorno sono Gabriella, bentornati all'ascolto di fisco relax.
Ciao amici, è un po' di tempo che ho voglia di un podcast diverso dal solito, dove finalmente esprimermi in libertà come se foste qui con me. Vorrei parlarvi di CAF dalla parte di chi è dentro in questa realtà, che la vive tutti i giorni da addetta ai lavori. Vi svelerò la parte che gli utenti non conoscono, ma mi raccomando.....che resti fra noi!
Vi porto un esempio: fino a qualche anno si andava al ristorante, ci si sedeva al tavolo e ci si gustava il pranzo. Quello che contava era il risultato: piatti buoni o no, servizio cortese e puntuale oppure pessimo servizio. In fondo nessuno si è mai preoccupato di cosa stesse succedendo in cucina o se il ristorante riusciva a quadrare i conti oppure era sull'orlo del fallimento. Da un po' di tempo sono proliferate le trasmissioni tipo cucine da incubo, nelle quali vero o no, viene svelato quello che i clienti non vedono. Il lato nascosto del ristoratore.
Anche i CAF offrono un servizio e come i ristoranti, in concorrenza.
Allora mi trasformo in Canavacciuolo e vi porto nelle cucine.
Sono sicura che la stragrande maggioranza di voi si sia recato almeno una volta a svolgere una pratica o a chiedere informazioni presso i loro sportelli. Sarete stati ricevuti da un operatore, avrete presentato i documenti, i vostri dati saranno stati inseriti in un computer, sarà uscito un modello stampato, qualche firma, una ricevuta, e arrivederci,
Per molti i CAF sono solo questo: intermediari che trasmettono dati e per tale semplice banalità si fanno pure pagare.
Questo è per lo più il messaggio che i mezzi di informazione fanno passare, in rete ci sono addirittura blog che fanno descrivono i CAF come dei discount del fisco che taglieggiano i contribuenti con le loro tariffe, oppure se il servizio per il cittadino è gratuito, come nel caso del reddito di cittadinanza, dicono che occuparsi di queste pratiche è un vero business.
Andiamo avanti con il discorso e poi potrete giudicare voi se è davvero così.
Partiamo dall'inizio.
Che cosa sono i CAF e che cosa fanno?
I CAF sono nati nel 1991 per fornire assistenza ai contribuenti nell'adempimento degli obblighi tributari e sono diventati effettivamente operativi nel 1993 con l'ideazione del 730. Posso dire di averne sentito i primi vagiti di neonato.
I CAF si sono successivamente riuniti in una Consulta Nazionale, sottoscrivendo una carta dei valori e un codice etico di comportamento.
Negli anni successivi la pubblica amministrazione li ha investiti di un ruolo sempre maggiore di intermediazione e di consulenza, sgravando gli uffici pubblici dallo svolgimento di molte pratiche.
Sto cercando di sfatare una convinzione comune, cioè che i CAF siano uffici pubblici finanziati ampiamente dallo Stato. Sappiate che non è così.
Semplificando al massimo, i CAF possono essere costituiti dai sindacati, per fare un esempio, la CGIL, la CISL, la UIL, oppure da associazioni di categoria, o associazioni di lavoratori come possono essere le ACLI o MCL.
Questi soggetti per poter operare come CAF hanno dovuto costituire a livello nazionale delle Società di capitali, le SRL, diventando a tutti gli effetti imprenditori loro malgrado.
Infatti il ruolo sociale e di aiuto al cittadino in questo modo si scontra con la necessità di mantenere un'azienda, con le difficoltà che ciò comporta.
Ma non è finita. A parte i sindacati, che hanno una gestione tutto sommato centralizzata, gli altri CAF delle associazioni, per poter aprire sportelli in tutto il territorio nazionale spesso si avvalgono di Società private, dette di servizi, anch'esse Società di capitali SRL. Insomma è una piramide, una piramide di costi e di.....bilanci, e non solo, c'è da considerare anche l'aspetto dell'organizzazione e della formazione professionale,
Infatti l'Agenzia delle Entrate richiede...Tue, 14 May 2019 - 47 - 730 Familiari a carico
Buongiorno, sono Gabriella. Ben ritrovati all'ascolto di fisco relax.
Siamo ormai in pieno del periodo per la presentazione e la compilazione del modello 730 , quindi oggi affrontiamone un aspetto fra i tanti, quello dei familiari a carico e delle spese che si sostengono per loro. Ci sono sempre dei dubbi su chi è a carico e chi non lo è, oppure ci si chiede potrò detrarmi la tale spesa intestata per esempio a mia moglie o ai miei figli?
Allora, coraggio cominciamo. Innanzi tutto bisogna definire chi sono i familiari a carico:
il coniuge, i figli (compresi quelli adottivi o affidati) non importa se conviventi o no
a partire dal 2017 con la legge Cirinnà, sono stati equiparati al coniuge anche i partner dello stesso sesso uniti con rito dell'unione civile.
gli altri familiari, invece sono:
il coniuge legalmente ed effettivamente separato, purchè convivente;
i discendenti dei figli, cioè i nipoti;
i genitori (compresi i genitori naturali e quelli adottivi);
i generi e le nuore;
il suocero e la suocera;
i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
i nonni e le nonne (compresi quelli naturali).
Per essere considerati a carico devono essere conviventi con il contribuente che presenta la dichiarazione dei redditi.
La soglia di reddito per essere considerati a carico è di 2840,51 euro per tutto l'anno.
Spesso mi viene fatta la domanda: mio figlio ha cominciato a lavorare diciamo...a giugno, tanto per esemplificare, e da quel momento ha superato la soglia dei 2841 euro. Posso metterlo a carico per i mesi in cui non lavorava? La risposta è no, perchè si fa riferimento al reddito dell'intero anno a prescindere da che mese si è cominciato a percepire lo stipendio.
Vorrei precisare che sono a carico anche i familiari che percepiscono un assegno di invalidità, di accompagnamento o un assegno sociale, in quanto non sono considerati redditi ai fini IRPEF ma prestazioni sociali.
Le detrazioni per i figli a carico, solitamente sono ripartite al 50% fra i due genitori, nel caso di coniuge a carico sono al 100% del genitore che ha reddito. In casi particolari o di convenienza, le detrazioni possono essere attribuite al 100% al genitore con il reddito più alto.
In caso di genitori separati o divorziati: la ripartizione della detrazione varia a seconda dell’affidamento dei figli: se affidati ad un solo genitore spetterà al 100% al genitore affidatario, in caso contrario al 50% ai due genitori, salvo accordi a favore del genitore con reddito più alto. Nel caso particolare di genitore incapiente, quest’ultimo può devolvere la propria detrazione all’altro.
Le stesse regole valgono anche per i genitori non coniugati.
Vediamo ora a grandi linee a quanto ammontano le detrazioni.
Per il coniuge a carico vanno da un massimo di 800 euro per chi ha redditi inferiori ai 15000 euro l'anno fino a un minimo di 690 euro per chi ha redditi fino agli 80000 euro. Oltre tale soglia le detrazioni si azzerano.
Per i figli a carico la situazione è più complessa:
vanno da 800 a 950 euro per i figli maggiori di 3 anni
da 900 a 1220 euro per i figli minori di 3 anni
con una maggiorazione in caso di figli disabili
e una detrazione maggiore in caso di famiglie con più di tre figli a carico
Le detrazioni diminuiscono progressivamente all'aumentare del reddito fino ad azzerarsi completamente oltre i 95000 euro di reddito lordo.
Per gli altri familiari a carico l'importo massimo della detrazione è di 750 euro, diminuendo progressivamente all'aumentare del reddito, fino ad azzerarsi alla soglia degli 80000 euro.
Cari amici, vi risparmio le formule di calcolo per determinare tutte le detrazioni, queste mie chiacchierate sono informative e cercano di limitare al minimo i mal di testa da conteggio, ma tranquilli, fortunatamente sia il precompilato dell'Agenzia delle Entrate,...Sun, 28 Apr 2019 - 46 - Colf e badanti - Doveri del lavoratore
Buongiorno, sono Gabriella, bentornati all'ascolto di fisco relax.
Negli episodi precedenti ho spiegato a grandi linee le tipologie e i livelli del lavoro domestico, quindi per esempio, la differenza tra conviventi e non conviventi, tra le mansioni di colf e badanti, e che cosa comporta per una famiglia assumere una collaboratrice, cioè lo stipendio da corrispondere, i permessi e le ferie di cui possono usufruire, i contributi che bisogna versare, insomma ho parlato dei loro diritti.
Per par condicio, mi pare giusto parlare anche di doveri, soprattutto delle badanti. Infatti il lavoro della badante è delicatissimo e comporta molte responsabilità, soprattutto perché si occupa dei nostri anziani o dei disabili, che si affidano completamente alle loro cure.
Con cure non si intende soltanto l'assistenza puramente diciamo “fisica” come somministrare i farmaci, cambiare i pannoloni o occuparsi della pulizia personale, ma anche l'assistenza dal punto di vista umano, cercando di parlare con l'anziano tenendogli compagnia e consolandolo nei momenti di depressione dovuti proprio allo stato di completa dipendenza da un'altra persona per le funzioni più semplici. Infatti i nostri nonni, molto spesso si rendono conto della loro condizione di non autosufficienti e per loro è un motivo di forte disagio, perciò è compito, diciamo umano, della badante non far pesare questa dipendenza.
Quando si assume, è opportuno far presente che fa parte dei compiti di questo lavoro, oltre alla cura della persona, tenere in ordine la casa e preparare i pasti per il proprio assistito
Il mio consiglio è di prendere accordi chiari al momento dell'assunzione fissando i compiti possibilmente per iscritto per evitare equivoci in futuro, ma non solo i compiti ma soprattutto è opportuno definire gli orari di lavoro e di riposo. Infatti questa accortezza eviterà in futuro contenziosi e vertenze sindacali.
Tornando ai doveri della badante, la Società italiana di gerontologia e geriatria
faccio una piccola parentesi: la
GERONTOLOGIA
(disciplina medica che studia i fenomeni e i problemi legati all'età senile)
la GERIATRIA
(ramo della gerontologia che studia i mezzi terapeutici, dietetici e igienici atti a ritardare il processo d'invecchiamento fisiologico, o a prevenire e curare i processi patologici propri dell'età senile)
ha stilato dieci regole d'oro della brava badante, in sintesi:
1) Individuare un familiare di riferimento e un recapito telefonico per ogni necessità o emergenza
2) Osservare le abitudini dell'anziano seguendo i suoi ritmi non imponendo i propri
3) Stimolare l'anziano a muoversi e fare da solo
4) Osservare nell'anziano allettato qualsiasi arrossamento della pelle o presenza di piaghe prendere gli opportuni accorgimenti e avvisare i familiari o il medico se autorizzata
5) Capire che se l'anziano ha disturbi comportamentali la colpa è della malattia, parlarne con il familiare
6) Se l'assistito dorme poco e i farmaci non funzionano avvisare il familiare o il medico se autorizzata.
7) Preparare uno schema scritto della terapia quotidiana e non aspettare che il farmaco finisca per acquistarne ancora
8) Variare gli alimenti e offrire spesso all'anziano acqua, tè, succhi di frutta, tisane per tenerlo idratato
9) Controllare le funzioni fisiologiche dell'anziano
10) Avere cura di se stessa perché la propria serenità si trasmette alle persone che si assistono.
Secondo me questo cosiddetto decalogo dovrebbe essere conosciuto dalla badante. Perché non stampargliene una copia come promemoria?
Per oggi vi saluto e come sempre alla prossima.Sat, 20 Apr 2019 - 45 - Colf e badanti - diritti del lavoratore
Buongiorno, sono Gabriella, benvenuti all'ascolto di fisco relax.
Oggi parlerò ancora di lavoro domestico continuando il discorso degli episodi precedenti. Infatti è un argomento molto vasto e complicato che non si può trattare in pochi minuti.
La volta scorsa ho parlato di categorie e livelli relativi alle varie tipologie di lavoratori: colf, badanti, baby sitter e tata e della differenza di retribuzione tra lavoratori conviventi e non conviventi.
Ora vediamo di che cos'altro bisogna tenere conto oltre allo stipendio mensile e ai contributi versati trimestralmente, infatti come per tutti gli altri lavoratori dipendenti, anche i lavoratori domestici hanno diritto alla tredicesima, alle ferie retribuite, al TFR (trattamento di fine rapporto) la cosiddetta liquidazione quando cessa il rapporto di lavoro, ai permessi retribuiti per visite mediche e non retribuiti per giustificati motivi, al congedo matrimoniale all'assenza retribuita per maternità e malattia.
Entriamo nel dettaglio:
la tredicesima si corrisponde nel mese di dicembre e si calcola moltiplicando la paga oraria per il numero di ore di lavoro della settimana, poi si moltiplica il risultato per 52 e si divide per 12.
Semplificando, se la colf o la badante lavora un numero di ore costanti tutto l'anno, l'importo della tredicesima corrisponde all'incirca ad una mensilità. In pratica a dicembre si pagano due mesi anziché uno.
Le ferie. spettano 26 giorni lavorativi all'anno dal lunedì al sabato e si possono suddividere al massimo in due periodi.
Il TFR la liquidazione il trattamento di fine rapporto, si chiama così proprio perché normalmente si corrisponde quando il dipendente viene licenziato o rassegna le dimissioni cessando il lavoro.
Il TFR viene calcolato considerando lo stipendio mensile, la tredicesima e l'eventuale indennità di vitto e alloggio, che spetta ai lavoratori conviventi, il tutto moltiplicato per gli anni di anzianità calcolato con un coefficiente di rivalutazione.
I permessi retribuiti sono riconosciuti per le visite mediche del lavoratore stesso o dei suoi familiari, per frequentare corsi di formazione professionale, per gli esami annuali in caso di studenti-lavoratori, per la nascita di un figlio (per il padre) o per cariche sindacali. Naturalmente tutte le assenze devono essere documentate.
Il congedo matrimoniale se la colf o la badante si sposa ha diritto a 15 giorni di congedo retribuito oltre alle ferie, naturalmente.
La maternità alla lavoratrice spetta un periodo di lavoro indennizzato dall'INPS quindi in questo caso non paga il datore di lavoro.
La malattia in caso di assenza per malattia è il datore di lavoro a farsi carico della retribuzione nella misura del 50% della paga oraria per i primi 3 giorni e nella misura totale al 100% per i giorni successivi.
La cassa COLF è un'assicurazione sanitaria prevista dal contratto nazionale dei lavoratori domestici che prevede trattamenti assistenziali e sanitari integrativi ed aggiuntivi delle prestazioni pubbliche erogate dal Servizio Sanitario Nazionale
Per parlare ancora una volta di costi facciamo un esempio di una colf assunta per 24 ore settimanali con livello BS il costo annuale è di 10250 euro compresivi di stipendio, tredicesima, accantonamento TFR, contributi e cassa colf.
Infatti bisogna tenere conto che si deve avere da parte l'importo della liquidazione sia in caso di cessazione del rapporto di lavoro sia in caso che la colf o la badante la chieda ogni anno, come è suo diritto, ma non può essere versato mensilmente insieme allo stipendio.
Quello che non spetta al datore di lavoro è il pagamento delle imposte sullo stipendio e sul TFR, infatti i lavoratori domestici li ricevono al lordo delle tasse, per cui se ci sono le condizioni, sono obbligati alla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Per...Tue, 09 Apr 2019 - 44 - Assicurare per proteggere il futuro della famiglia - con Alessandra PitzalisFri, 29 Mar 2019
- 43 - Stabilire il compenso mensile - Colf e Badanti
Buongiorno, sono Gabriella
bentornati all’ascolto di Fisco Relax.
Nell’episodio precedente abbiamo iniziato il nostro viaggio nel mondo delle colf badanti e visto che l’argomento riscuote molto interesse, come promesso, continueremo ad approfondire l’argomento.
Oggi entrerò più nello specifico parlando di LIVELLI a seconda dei compiti e delle mansioni richieste al lavoratore domestico.
E’ infatti proprio dalla definizione dei compiti che deriva il livello di inquadramento e pertanto l’ammontare del compenso da conferire, insomma…. detto in parole povere…. lo stipendio!
Ma come facciamo a capire quale livello di contratto applicare al rapporto di lavoro?
Già nell’episodio precedente ho già accennato alle principali differenze tra il ruolo di Colf e di Badante.
La COLF si occupa della cura della casa
La badante si occupa della cura della persona
Ora per arrivare a stabilire il compenso mensile, ci dobbiamo spingere di più nei dettagli tecnici.
Vediamo i livelli della COLF
Il Contratto Collettivo Nazionale prevede 2 livelli.
1️⃣ LIVELLO A se la nostra Colf si occuperà solo di riordinare e pulire la casa,
2️⃣ LIVELLO B nel caso in cui invece la nostra Colf dovesse non solo pulire e riordinare casa, ma anche prepararci la cena, oppure stirare, o portare fuori il cane
Da notare che l’inquadramento utilizzato le Colf è utilizzato anche per altre figure lavorative come ad esempio il dog-sitter, il giardiniere, il cameriere,
Stabiliti categoria e livello, basterà consultare la tabella dei compensi, pubblicata e aggiornata ogni anno all’interno del portale dell’ INPS, per capire quale paga oraria applicare al contratto e arrivare alla quantificazione dello stipendio.
Vediamo ora quali sono i livelli per le Badanti
Possiamo individuare ben 3 livelli:
1️⃣ LIVELLO BS nel caso in cui l’assistito sia autosufficiente
2️⃣ LIVELLO CS nel caso in cui l’assistito non sia autosufficiente
3️⃣ LIVELLO DS prevede le stesse mansioni del CS, ma è per Badanti con titolo di studio attinente al settore, ad esempio il personale in possesso del diploma di OSS
Esiste anche un livello AS che si applica a chi svolge solo una mansione di compagnia o alle baby sitter
In questi casi ovviamente non parliamo più di Badante, ma di Baby-sitter o Tata, a seconda dei suoi compiti.
La Baby-sitter si occupa esclusivamente di vigilare e di “custodire” i bambini, nel senso che il suo compito principale è evitare che il si facciano male. Lei per prima deve evitare comportamenti rischiosi, come aprire la porta di casa a sconosciuti o perdere di vista un bambino al parco.
La TATA che si occupa della cura del bambino ha gli stessi livelli delle badanti
Nel caso siano necessarie prestazioni di assistenza e/o cura, ad esempio fare il bagnetto al bimbo, aiutarlo a vestirsi, preparare i pasti, accompagnarlo a scuola, aiutarlo a fare i compiti ecc. allora non si parlerà più di Baby-sitter, ma di Tata e i livelli contrattuali da utilizzare saranno:
BS in caso di bambino autosufficiente
CS in caso di bambino non autosufficiente perché neonato o disabile
DS in caso di bambino non autosufficiente, quando il collaboratore possiede un titolo di studio attinente al settore
Ho elencato in sintesi i livelli corrispondenti alle mansioni richieste, ma esiste un’altra differenza fondamentale: abbiamo bisogno di una collaboratrice convivente con la famiglia o l’anziano, oppure vogliamo che la collaborazione sia a ore?
Nel primo caso lo stipendio si calcola su un fisso mensile variabile a seconda dei livelli, nel secondo caso si calcola in base alla retribuzione oraria.
Facciamo un esempio concreto, per parlare finalmente di soldi da sborsare.
Una badante convivente costa 983 euro al mese di stipendio più i contributi trimestrali.
Una badante non convivente costa 6.82...Thu, 21 Mar 2019 - 42 - Introduzione al lavoro domestico - Colf e Badanti
Buongiorno, sono Gabriella
bentornati all'ascolto di fisco relax.
Vorrei dedicare questo episodio alla famiglie che hanno la necessità di assumere una colf, una baby sitter o una badante. Queste categorie di lavoratrici o lavoratori (infatti è sempre più frequente trovare uomini che fanno i badanti), pur con mansioni diverse, sono inquadrate con il contratto collettivo di lavoro domestico.
L'argomento è lungo e complesso, quindi oggi vediamo di trattarne gli aspetti generali. Comunque per chi fosse interessato, andremo nel dettaglio nei prossimi podcast.
Di cosa si occupa una baby sitter lo sanno tutti, non solo i genitori che hanno bisogno di affidare i propri bimbi qualche ora. Forse invece la differenza di mansioni fra colf e badante può essere meno chiara, ma è molto importante conoscerla perché sarà diverso il loro inquadramento e di conseguenza lo stipendio dovuto.
La COLF si occupa della cura della casa, fa le pulizie, lava, stira e per chi ce l'ha, magari lucida l'argenteria.
la BADANTE si occupa della cura della persona assistendola in tutte le sue necessità, preparandogli anche i pasti se viene richiesto
Secondo me non è mai abbastanza sottolineare l'importanza della scelta della persona che ci dovrà aiutare nella gestione della nostra casa o nella cura dei nostri anziani. Che sia per poche ore o per tutto il giorno si inserirà comunque nella vita familiare, portandone un cambiamento.
Soprattutto nella scelta della badante bisogna valutare bene che sia ben accetta dall'anziano, infatti molto spesso l'inserimento di un'altra persona in casa è visto da parte sua come un'intrusione e si creano situazioni di conflitto e di rifiuto.
OK ammettiamo che vada tutto bene e che quella sia la persona giusta.
Ora cosa bisogna fare? Si deve procedere all'assunzione. Certo, assunzione e in regola. E' da tenere ben presente che avere in casa una persona in nero danneggia il lavoratore nei propri diritti ed espone il datore di lavoro a molti rischi.
Non a caso ho detto datore di lavoro, infatti una colf o una badante è a tutti gli effetti un lavoratore dipendente e chi la assume diventa un datore di lavoro con tutte le responsabilità che ciò comporta.
Infatti il lavoro domestico è regolato da un vero e proprio contratto nazionale sottoscritto dalle associazioni di categoria che prevede varie categorie e livelli a seconda delle mansioni, che fanno variare la retribuzione e i contributi.
Vediamo in sintesi che cosa si deve fare quando si assume un lavoratore domestico.
Per prima cosa è necessario richiedere all'INPS il PIN dispositivo. per poter inviare telematicamente il contratto. Avendo già ben chiari le mansioni, l'orario di lavoro avendo già concordato la retribuzione da corrispondere mensilmente.
Elenco rapidamente i documenti necessari per la registrazione del contratto:
per i lavoratori italiani o comunitari richiedere la carta d'identità e il codice fiscale.
Per i lavoratori extracomunitari richiedere anche il permesso di soggiorno in corso di validità.
Per tutti bisogna chiedere l'indirizzo di residenza e il numero di telefono.
A questo punto si potrà registrare il contratto almeno 24 ore prima dall'inizio del rapporto di lavoro collegandosi al sito dell'INPS seguendo le istruzioni. Per esempio: se si assume dal primo di gennaio, bisogna inviare il contratto entro il 31 dicembre.
Ora che l'assunzione della colf o della badante è stata fatta, vediamo come gestire il rapporto di lavoro.
E' necessario:
1 Consegnare alla colf o badante una lettera di assunzione
2 consegnare insieme allo stipendio un cedolino paga mensile in cui sono riportate le ore lavorate e quanto è stato lo stipendio relativo. Praticamente come lo ricevono gli altri dipendenti
3 pagare i contributi ogni tre mesi
4 consegnare alla collaboratrice ogni anno la...Wed, 13 Mar 2019 - 41 - 730 2019 - scadenze, novità e consigli
Quando si può presentare il mod. 730/2019? E fino a quando?
Il Mod. 730/2019 sarà disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate dal 15 aprile al quale si accede tramite PIN o SPID. Il termine ultimo per la presentazione è il 23 luglio. Sia sul sito che presentando tramite i CAF.
Quali sono le novità?
Una delle novità meno conosciuta è quella dell'obbligo di comunicazione all'ENEA per poter usufruire della detrazione sugli elettrodomenstici legata alla ristrutturazione edilizia. Infatti per gli elettrodomestici acquistati entro il 21 novembre 2018 è necessaria tale trasmissione per poter usufruire della detrazione del 50%.
Altre novità sono:
la detrazione al 19% delle spese per l'abbonamento al trasporto pubblico fino ad un massimo di 250 euro di spesa.
Il bonus verde cioè la detrazione del 36% sugli interventi di riqualificazione per la sistemazione dei giardini.
Cosa è stato confermato?
Sono state confermate le detrazioni sulle ristrutturazioni edilizie pur avendone ridotto l'importo su alcune tipologie, per esempio gli infissi dal 65% al 50%
quali sono i documenti da presentare al CAF?
La certificazione unica (CU), tutte le ricevute e/o fatture relative alle spese deducibili e detraibili.
Per quanto tempo si conservano i documenti?
Vanno conservati per un minimo di 5 anni.Wed, 06 Mar 2019 - 40 - In pensione con la Quota 100, cos'è e chi può usufruirne
Cos'è la Quota 100, chi può accedere a questa nuova opzione pensionistica ?
Ne Parliamo con Ilario Sabbadini, formatore e consulente in ambito previdenziale, autore del podcast Briciole di PrevidenzaWed, 27 Feb 2019 - 39 - Reddito e pensione di cittadinanza -con Ilario Sabbadini di Briciole di Previdenza
Oggi cerchiamo di fare chiarezza sul reddito e pensione di cittadinanza. Lo facciamo con Ilario Sabbadini del podcast Briciole di Previdenza
https://www.spreaker.com/show/briciole-di-previdenzaThu, 21 Feb 2019 - 38 - Il ravvedimento operoso
Buongiorno, sono Gabriella. Ben ritrovati sul nostro podcast. Ormai i 730 sono stati presentati, chi aveva diritto al rimborso lo avrà nella maggior parte dei casi ricevuto e chi aveva da pagare delle imposte avrà visto la trattenuta sul suo stipendio o sulla pensione. Ma che succede se quello dichiarato sul 730 non era corretto? Per esempio ci si può accorgere che è stato omesso un reddito, infatti se nel corso dell'anno si hanno avuti diversi rapporti di lavoro e uno di essi è durato magari pochi giorni o pochi mesi è possibile che la certificazione relativa sia rimasta in un cassetto. Può capitare. O ci si accorge che quella spesa inserita in realtà non era detraibile, Niente panico, non è così grave. La normativa ci viene incontro con il ravvedimento operoso.
Che cos'è dunque questo ravvedimento operoso? E' uno strumento che da la possibilità di integrare la dichiarazione presentata o di presentarla con ritardo, pagando le relative imposte con una sanzione ridotta.
Nel caso in cui, come ho detto prima, abbiate omesso un reddito o abbiate beneficiato di detrazioni non spettanti,, è possibile presentare una dichiarazione integrativa e pagare la differenza d'imposta con sanzioni crescenti a seconda della data del pagamento. Si possono ravvedere anche le dichiarazioni fino ai cinque anni precedenti. Si può quindi arrivare a correggere la dichiarazione presentata nel 2015.
Vediamo le diverse opzioni:
1) la dichiarazione e il pagamento sono fatti entro 90 giorni dalla prima scadenza, la sanzione è del 10% di quanto dovuto. Cioè 100 euro di imposta diventano 110.
2) la dichiarazione e il pagamento sono fatti entro 1 anno dalla prima scadenza, la sanzione è del 11,25%. Cioè 100 euro diventano 111,25
3) la dichiarazione e il pagamento dell'imposta sono fatti entro 2 anni dalla prima scadenza, la sanzione è del 12,85%. Cioè 100 euro diventano 112,85
4) la dichiarazione e il pagamento sono fatti oltre 2 anni e comunque entro i 5 anni dalla prima scadenza, la sanzione è del 15%. Cioè 100 euro diventano 115
Oltre alla sanzione sono dovuti anche gli interessi legali, che aumentano in base alla data di versamento, ma non hanno un importo rilevante e vanno calcolati in base all'imposta dovuta. Tutto sommato non è una tragedia, Avete scoperto il volto umano dell'Agenzia delle Entrate.
Naturalmente la mia è un'estrema semplificazione, perché il ravvedimento operoso è molto più complesso e prevede anche sanzioni diverse per altre tipologie di errori. Il mio consiglio è rivolgersi al proprio CAF di riferimento o ad un professionista per verificare il vostro caso.
Per oggi vi saluto e come sempre alla prossima.Fri, 31 Aug 2018 - 37 - La cedolare secca nel contratto di affitto
Buongiorno, sono Gabriella, bentornati all'ascolto. L'argomento di cui parlerò oggi è quello del regime di tassazione degli affitti.
Fino al 2011 i redditi derivanti dagli immobili dati in locazione, al fine del calcolo delle imposte dovute, si aggiungevano agli altri redditi, stipendi, pensioni, collaborazioni, ecc.
Da quell'anno è previsto invece, in alternativa, per gli immobili destinati ad abitazione, quindi negozi ed uffici esclusi, un regime fiscale particolare denominato cedolare secca.
Vediamo in dettaglio di che cosa si tratta.
E' una tassazione forfettaria dei canoni di locazione percepiti con due aliquote fisse al 21% o al 10% a seconda del tipo di contratto, invece della tradizionale tassazione dei redditi secondo le aliquote e gli scaglioni Irpef. Inoltre non è soggetta ad imposte di registro e di bollo. Non si può però applicare l'adeguamento Istat per tutta la durata del contratto.
Ora vediamo la convenienza di questo tipo di tassazione.
Facciamo l'esempio di un contratto a canone libero, durata 4 anni più 4 anni.
reddito annuale di lavoro dipendente di 30000 euro
importo annuale dell'affitto di 6000 euro
nel 730 o nel Modello REDDITI si dovrà sommare l'importo dello stipendio e gli altri redditi più l''affitto percepito scontato del 5% pari 5700 euro
Quindi l'imponibile su cui calcolare l'imposta risulterà di 35700.
Applicando l'aliquota corrispondente, il risultato è di 2551 euro da versare tra IRPEF e addizionali.
Se invece si opta per la cedolare secca l'aliquota forfettaria è del 21%, e la tassa da pagare sarà di 1260 euro.
Altro esempio: contratto a canone concordato, durata 3anni più 2 anni
reddito annuale di lavoro dipendente 30000 euro
importo annuale affitto 6000 euro
nel 730 o nel Modello REDDITI, per via di un ulteriore abbattimento del 30%, il reddito su cui calcolare l'imposta sarà di 33990.
Applicando l'aliquota corrispondente, il risultato è di 1785 euro da versare tra IRPEF e addizionali.
Se invece si opta per la cedolare secca l'aliquota forfettaria è del 10%, e la tassa da pagare sarà di 600 euro.
In entrambi i casi direi che il risparmio è notevole, e vale la pena di fare un po' di conti.
Per oggi vi saluto e alla prossima.Wed, 29 Aug 2018 - 36 - Agosto 2018, rimborso in ritardo per dipendenti e pensionati
Buongiorno, sono Gabriella e rieccoci insieme a parlare di fisco. Il 23 luglio scorso è scaduto il termine per l'invio dei modelli 730 e chi secondo la liquidazione d'imposta calcolata è risultato a credito, si aspetta con lo stipendio o la pensione erogata ai primi di agosto il giusto rimborso. Moltissimi lo avranno già ricevuto, ma qualcuno avrà avuto l'amara sorpresa di non trovarlo sulla rata di pensione o in busta paga.
Per i pensionati potrebbe essere un semplice ritardo, in quanto l'INPS effettua i conguagli fiscali a partire dal mese di agosto e di settembre, ma sia per i pensionati che per i dipendenti la causa potrebbe essere un'altra: l'Agenzia delle Entrate ha bloccato la pratica per controllarla.
Ma vediamo che cosa fa scattare il controllo:
Se rispetto ai dati che risultano dal precompilato sono state fatte delle modifiche importanti, per esempio sono state aggiunte delle spese mediche, di ristrutturazione o di altra natura di importo consistente che aumentano quindi di molto il rimborso previsto dal fisco in base agli elementi presenti online, oppure questo rimborso è superiore ai 4000 euro, l'Agenzia delle Entrate verifica la correttezza dei dati e in questi casi non sarà il datore di lavoro o l'ente pensionistico ad erogarlo sulla pensione o lo stipendio, ma sarà l'Agenzia stessa a rimborsare se risulterà tutto corretto. Purtroppo quando ci sono i controlli di mezzo i tempi si allungano e di molto, infatti si dovrà aspettare fino a sei mesi per ricevere il credito su cui magari si contava per spenderlo in vacanza.
Un altro caso in cui non si riceve il rimborso ad agosto è quello dei contribuenti che non hanno attualmente un datore di lavoro che possa fare da sostituto d'imposta, o che sono lavoratori domestici, il rimborso che è stato richiesto quindi direttamente all'Agenzia delle Entrate, sarà versato comunque entro l'anno sul vostro conto corrente. Se siete in questa situazione accertatevi di avere comunicato il vostro IBAN all'Agenzia.
Per oggi vi saluto e alla prossima.Tue, 14 Aug 2018 - 35 - 730 Agevolazioni per famiglie con bambini
Buongiorno da Gabriella, la volta scorsa ho parlato degli sconti fiscali riguardanti le spese sostenute per gli anziani, ma le famiglie per fortuna spesso hanno anche dei figli e i giovani avranno ben diritto a qualche agevolazione.
Infatti non tutti sanno che esistono varie detrazioni per le famiglie con bambini e ragazzi a carico
Facendo il 730 si possono detrarre varie spese sostenute nell'anno precedente.
Le più comuni e conosciute sono le spese mediche per i familiari a carico, ma oltre a queste ne esistono di specifiche per i figli, ora vediamo quali sono:
Se i bimbi sono piccoli si può detrarre la retta per l'asilo nido che riguarda i bambini fra tre mesi e 3 anni per un importo massimo di 632 euro a figlio. Di questa cifra il rimborso è il 19% cioè 120 euro
I bambini crescono e vanno alle primarie e poi alle superiori quindi anche le spese scolastiche che comprendono la mensa, e pure le gite organizzate dalla scuola fino ad un massimo di 717 euro sempre a una quota del 19% danno diritto ad un rimborso di 136 euro per ogni figlio
I ragazzi hanno bisogno di attività fisica e allora è prevista la detrazione per le attività sportive dai 5 ai 18 anni svolte nelle strutture che aderiscono al CONI fino al 19% di 210 euro
Arriviamo all'università e anche Le spese universitarie sono detraibili anche se frequentate all'estero.
Spesso i ragazzi decidono di studiare in atenei fuori dalla propria città. Ebbene Le spese sostenute per i canoni di locazione degli studenti fuori sede cioè che studiano e alloggiano almeno 100 chilometri lontano dalla propria residenza si possono detrarre.Thu, 31 May 2018 - 34 - Anziani e detrazioni nel mod. 730
Buongiorno a tutti da Gabriella oggi affronterò un argomento che direttamente o indirettamente riguarda tutti noi. Gli anziani. L'altra sera per l'ennesima volta in TV hanno ribadito che l'italia è una nazione di....... tra virgolette..e in senso buono di vecchi. Ma cosa c'entra questo con la dichiarazione dei redditi? Eh... c'entra. Perchè alcune agevolazioni del 730 riguardano proprio loro e i familiari.
Se i nostri congiunti sono autosufficienti, bene anzi godiamoceli e sfruttiamoli per fare i nonni ma se purtroppo non sono autosufficienti ai sensi della legge 104 del 1992 e percepiscono l'indennità di accompagnamento allora, ci sono degli sconti fiscali.
In uno dei podcast precedenti ho spiegato la distinzione tra deduzione e detrazione a proposito appunto di questi sconti ….nel caso che trattiamo oggi si presentano entrambe
Facciamo l'esempio che mio padre sia ricoverato in una struttura per anziani e abbia una pensione bassa che non gli consente di far fronte a tutte le spese. Ma no è a mio carico.
A questo punto io come figlia intervengo in aiuto e pago le spese mediche ed infermieristiche sostenute nella struttura, Ebbene quello che ho pagato me lo posso dedurre dal 730.
Altro esempio: mio padre non è ricoverato in struttura ma è assistito da una badante, assunta da me e alla quale pago lo stipendio e verso i contributi.
In questo caso mi deduco i contributi pagati fino ad un limite di 1549 euro e..
se il mio reddito lordo non è superiore a 40 mila euro e ripeto lordo, mi detraggo anche in parte lo stipendio della badante fino ad un massimo del 19% di 2100 euro. Cioè a conti fatti, mi vengono rimborsati al massimo 399 euro.
Naturalmente tutto questo vale anche per le spese sostenute a favore di altri familiari, fratelli, figli disabili, eccetera e...... vale anche per la suocera.....
Oggi ho fatto solo questi esempi, ma ci sono altre detrazioni, di cui può usufruire l'anziano disabile stesso. Spese mediche o acquisto con IVA agevolata dell'auto, ma di questo ne parleremo un'altra volta.
Per oggi vi saluto e ci sentiamo alla prossima per un'altra pillola di fisco .Mon, 21 May 2018 - 33 - Bonus affitto, a chi spetta e come si ottiene
Buongiorno da Gabriella oggi inizio con una domanda: quanti di voi abitano in affitto? Si dice che siate una minoranza. Infatti pare che l'80% degli italiani viva in casa di proprietà.
Ebbene se fate parte del restante 20% ,...quindi pagate un canone di locazione, questa chiacchierata vi riguarda direttamente.
Infatti sulla dichiarazione dei redditi è previsto un bonus affitto, cioè un rimborso variabile in base al reddito della persona che ha il contratto intestato e in base al TIPO di contratto.
Vediamo di entrare nel dettaglio:
Se avete il classico contratto 4 anni + 4 anni detto in libero mercato
avete diritto a un rimborso di 300 euro però se avete un reddito inferiore a circa 15 mila euro lordo s'intende..
se il vostro reddito invece è più alto ma non supera i 30 mila euro circa sempre lordo il bonus si dimezza e diventa di 150 euro
invece
per i contratti così detti 3 + 2 quelli agevolati per intenderci, il bonus è di 496 euro o 248 euro a seconda del reddito che ho citato prima. 15 mila...30 mila..... ricordate?
Se poi siete giovani tra i 20 e i 30 anni e guadagnate meno di circa 15 mila euro, per i primi tre anni di affitto il vostro bonus sarà di 992 euro
Come ricevere questo bonus? Se siete dipendenti o pensionati facendo il 730 lo troverete sullo stipendio o pensione di agosto.
Direi che è interessante non credete?
Per oggi ci salutiamo e alla prossima....Fri, 18 May 2018 - 32 - 730 pre compilato in caso di più datori di lavoro
Oggi partiamo da un caso pratico di una ragazza che a detta del modulo pre compilato del 730 avrebbe dovuto pagare quasi 3000 euro di tasse... vediamo com'è andata a finire
Wed, 16 May 2018 - 31 - Deduzione e detrazione qual è la differenzaTue, 15 May 2018
- 30 - Ristrutturazione edilizia, una panoramica sulle detrazioni
Una veloce panoramica per iniziare ad orientarsi tra le mille pieghe burocratiche delle detrazioni per spese di ristrutturazione edilizia.
Sun, 13 May 2018 - 29 - Il modello 730 pre compilato. Quando confermarlo e quando va modificato
Vediamo insieme cos'è il 730 pre compilato, cosa troviamo già inserito e cosa invece dovremmo aggiungere manualmente. Può essere utile rivolgersi a un CAF? se si in quali casi?
Wed, 09 May 2018 - 28 - Un lavoratore precario deve presentare il 730?
Paola, lavoratrice precaria, non è sicura se deve presentare il modello 730 oppure no. Gabriella, responsabile di sede CAF, le illustrerà chi deve obbligatoriamente presentarlo, chi no, e chi invece è meglio lo presenti anche se non obbligato.
Thu, 05 Apr 2018 - 27 - CAF e Patronato sono la stessa cosa?
Di cosa si occupa il CAF e di cosa il Patronato. Scopriamolo insieme a Gabriella, responsabile di sede CAF, che risponderà a Paola, lavoratrice precaria, mandata dall'INPS al CAF per presentare una domanda di disoccupazione. Si sarà rivolta all'ufficio giusto?
Sun, 01 Apr 2018
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