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Il grande gioco

Il grande gioco

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In un mondo di notizie frammentate e contraddittorie e opinioni sempre più polarizzate, è diventato difficile, se non impossibile, capire davvero cosa succede dentro i palazzi del potere. La geopolitica è quella disciplina che può aiutarci a scendere sotto la pelle delle dichiarazioni ufficiali dei leader del mondo e comprendere la realtà dei conflitti fra potenze; perché certe cose accadono e perché a volte non accadono proprio mai. Greta Cristini è una giornalista, analista e reporter di guerra e in questo podcast ogni settimana ci aiuterà a leggere i più importanti fatti internazionali attraverso gli occhi delle tre maggiori potenze: Stati Uniti, Russia e Cina. Lo farà seguendo le mosse di burocrati, strateghi, politici, diplomatici e funzionari di intelligence. Uomini e donne, le cui parole spesso in forma anonima stampate in un articolo di qualche giornale straniero, ci aiutano a capire "Il grande gioco".

27 - Ep. 26: Iran, l’obiettivo dell’atomica alla prova di Trump
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  • 27 - Ep. 26: Iran, l’obiettivo dell’atomica alla prova di Trump

    “Concentrarsi sulla minaccia iraniana” è la prima ragione con cui Netanyahu ha motivato al popolo israeliano il raggiunto cessate il fuoco nel sud del Libano. “Farò di tutto per impedire all’Iran di ottenere armi nucleari, è la mia massima priorità” ha aggiunto. La corsa all’atomica e i negoziati sul programma nucleare dell’Iran sono infatti ripresi di pari passo, dopo che l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha scoperto che Teheran ha superato di oltre 32 volte il limite di uranio arricchito stabilito dall’accordo sul nucleare promosso da Obama nel 2015. Un accordo oggi considerato defunto da tutte le parti. La Repubblica Islamica prova quindi a mantenere un margine negoziale in preparazione all’arrivo di Donald Trump, il quale premerà sull’attuale fragilità del regime iraniano (al suo interno e nella regione) per spingere Teheran, forse, a un nuovo accordo. Mentre Cina e Russia si stringono in sua difesa, ma non così tantocomepensiamo.

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    Wed, 27 Nov 2024
  • 26 - Ep. 25: Lo smarrimento della Germania che ci riguarda

    Più che un vuoto di potere, in Germania c’è un vuoto di potenza. La stagnazione economica combinata alla crisi di governo in corso porterà a elezioni il paese un tempo più stabile d’Europa, col rischio di trascinare l’intero continente con sé. Com’è stato possibile? La logica economica guida Berlino dalla fine della guerra fredda, ma oggi le fondamenta su cui è stato costruito il modello tedesco sono venute meno. Il gas russo non c’è più, il mercato cinese dove esportare il surplus tedesco ha rallentato e la sicurezza militare garantita dagli americani vacilla. Ma la leadership di Berlino manca ancora degli strumenti culturali per comprendere che nel nuovo disordine globale la difesa prevale sul mercato e sul pareggio di bilancio. Al punto che, in un vortice di contraddizioni, Scholz che è prossimo a essere sfiduciato, chiama Putin. Dopo due anni di silenzio, con Trump in arrivo alla Casa Bianca e Biden che dà il via libera a Kiev per l’uso di missili americani a lungo raggio per colpire il territorio russo.

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    Wed, 20 Nov 2024
  • 25 - Ep. 24: Per l’Ucraina si prepara la pax trumpiana

    Mentre da Mar-a-Lago la prossima amministrazione sforna nomine di peso sugli esteri e sulla sicurezza nazionale e s’inventa un dipartimento ad hoc per Elon Musk, il primo dossier su cui Donald Trump prova già a mettere le mani è la fine della guerra in Ucraina. Ben poco si conosce del suo piano di pace, ma il negoziato per un cessate il fuoco durevole non coinciderà con la “pace giusta” che Kiev si auspica. Di certo le trattative saranno lunghe e complicate: chi garantirà militarmente per l’Ucraina se Trump vuole riportare i soldati americani a casa e i governi europei non hanno difese adeguate nemmeno per proteggere i propri territori? Al Cremlino Putin attende le proposte di Washington con sentimenti contrastanti: a Mosca il timore è che se con un cessate il fuoco si distendono i rapporti con l’Occidente, Pechino potrebbe non prenderla molto bene.

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    Wed, 13 Nov 2024
  • 24 - Ep. 23: Cosa dobbiamo aspettarci da Trump

    Trump stravince il voto popolare intercettando la rabbia e le paure della classe media statunitense. Quella che adesso gli chiede di salvare il sogno americano da un declino percepito come inesorabile. Il realismo del presidente neo-eletto dovrà però ricucire le ferite di un’America spaccata che chiede benessere, protezione e sicurezza, mentre fuori il mondo impazza e tende a trascinare gli Stati Uniti in un vortice più eccezionale di loro. Ma può Trump vincere le sfide interne ed esterne che lo attendono, restando fedele alla promessa di far tornare l’America grande? E come?

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    Wed, 06 Nov 2024
  • 23 - Ep. 22: Dietro il voto c’è l’America che non funziona

    Il prossimo presidente americano avrà metà America contro e non riuscirà a riportarla all’unità. La polarizzazione fra le anime degli Stati Uniti (che non è solo politica fra democratici e repubblicani) riflette concezioni contrapposte dell’American way of life che si disprezzano fra loro. Questo malessere in America dura da anni ed è, fra le altre cose, figlio del ruolo di egemone che gli USA hanno assunto da più di 30 anni – con la fatica, gli errori, l’ideologia e le sbagliate convinzioni che hanno accompagnato la sua missione universalistica. Disfunzionalità che oggi limitano la formulazione di una strategia americana coerente nei dossier di politica estera, un’impasse che diventa inaffidabilità per gli alleati e i partner e opportunità per i rivali che insidiano il primato americano nei suoi punti più deboli.

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    Wed, 30 Oct 2024
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