Christmas Lights

Gestire lo stress natalizio.  Sì, perché lo stress natalizio esiste eccome e negli anni abbiamo affrontato l’argomento più  volte e sotto determinati punti di vista. Le assenze delle persone care, la lontananza perché magari si è in un altro paese o nazione, la malattia, il budget. Ecco, il budget è sicuramente un’altra fonte di stress da non sottovalutare. E la performance che crea stress. Per l’arredo i decori gli addobbi le persone che giudicano. Liste di stress infinite. Possiamo fare qualcosa? Possiamo arrivare a Natale rilassati e organizzati? Forse sì, e ne parliamo oggi. E se non ce la facciamo? Non preoccupiamocene.  La nostra salute mentale e fisica viene prima di tutto. Anche e soprattutto prima di Natale, regali, parenti, amici e inezie assortite. 

 🎄Aspettando Christmas Lights, ogni Venerdì a mezzanotte per tutto il mese di Novembre. Dal 1 Dicembre, invece, partirà Christmas Lights ogni giorno a mezzanotte fino al 25 e oltre.

Dopo tre anni di Christmas Ligths ho pensato che anticipare il nostro appuntamento potesse essere positivo da un punto di vista organizzativo ed emotivo. Giusto per non sentire il fiato natalizio sul collo che ci opprime. Un modo per fare mente locale, capire come organizzarsi e partire a Dicembre con le idee più chiare.  Ma anche con le idee ancora più confuse, rimane una buona idea che ne dici?  Dici che non ha senso?  Uhm.

  Il senso di tutto questo però è ritrovarsi a ben pensarci e la voglia, negli anni, è aumentata esponenzialmente.  Per questo oggi parleremo di calendari dell’avvento, di quanto sia fastidiosa l’acqua al sapore di ananas e anguria in Inverno e molto altro ancora. In pieno delirio natalizio come d’abitudine. E tradizione.

Perché sì, ormai Christmas Lights è tradizione. E ne sono felice. A dir poco, felice. 


 🎄Aspettando Christmas Lights, ogni Venerdì a mezzanotte per tutto il mese di Novembre. Dal 1 Dicembre, invece, partirà Christmas Lights ogni giorno a mezzanotte fino al 25 e oltre.

In Nuova Zelanda il Natale è una cosa seria.
Anzi, serissima.
Si festeggia in grande stile ma non con otto portate, sette bicchiere e quattro forchette tutto perfettamente abbinato con tanto di sottopiatto.
Come allora?
Beh, facendo un barbecue in riva alla spiaggia e poi facendo un giro in canoa.
Potrebbe esserci un altro modo, del resto, con quel sole cocente e con l'Estate addosso sulla pelle?

Il Giappone è conosciuto in tutto il mondo per la sua eleganza e fine estetismo. Il sushi è sicuramente uno dei cibi più preziosi e complicati. Artistico visivamente. Amato in tutto il mondo per la sua incredibile bellezza e bontà. A Natale quindi cosa si mangerà a Natale, patria di bellezza e incredibili visioni?

Il pollo fritto americano.
Cala il sipario.

Conosci la Capra di Natale? Sono sicura che anche solo banalmente andando all'ikea l'hai vista. Conosci il perché della capra come decorazione nataliia? A cosa serve? Da dove arriva? E ancora: cosa sono i Tomtar? C'entrano forse qualcosa di Nisser? Sono tante le domande e tantissimi ancora i decori che in tutto il mondo accompagnano il Natale. Il valore del fuoco sacro, della luce e della protezione.

Le renne di Babbo Natale sono maschi o femmine? Lo so che questa domanda ti attanaglia sin dall'infanzia. Finalmente oggi sarà svelato l'arcano e tutti potranno farsene una ragione. È la scienza che parla. Un inattaccabile e avvincente crescendo dove la fantasia nulla c'entra.

Oggi voliamo in Inghilterra e scopriamo tante tradizioni diverenti e magiche; dai christmas cracker al pudding tanto amato da Agatha Christie sino ad arrivare al boxing day per i meno fortunati. Una chiacchierata dal sapore british per nulla contenuto e abbotonato ma molto festoso e divertente.

Sono dodici domande. Se risponderai ad almeno sei di queste dodici domande potrai reputarti “grande studiosa/studioso del natale”. Se risponderai a otto di queste dodici domande potrai fregiarti del titolo “grande intenditore del natale”. Se risponderai a dodici di queste dodici domande sarai insignito dell’immagnifico titolo: “Cittadino del Polo Nord, Cavaliere del Santa Claus Village e divulgatore ufficiale del Natale”.

La mia mail è info@maghetta.it

E se rimanessimo bloccati in aeroporto la notte della Vigilia? E se ci ritrovassimo tra le braccia un folletto del natale con dei parenti che non vogliono ringraziarci ma mangiarci? Le serie tv natalizie sono in aumento e non è così semplici districarsi tra il vasto catalogo. Scopriamo insieme quelle che davvero fanno la differenza?

Hai mai letto The avventure of Christmas Pudding? Hai mai indagato su scomparse misteriose la vigilia di natale mangiando scone, bevendo tè e inebriandoti dell’aria di un meraviglioso paesaggio innevato nella campagna inglese?
È arrivato il momento.

Continuiamo a parlare di film natalizi? Sì! Oggi ti dico 50 titoli imperdibili e te ne racconto tre nello specifico per riaccendere lo spirito natalizio. È proprio il giorno perfetto per stare arrotolati insieme sul divano a sognare un po', no?

Il bastoncino di zucchero a strisce più famoso del globo nasconde tanti segreti. Oggi li analizzeremo insieme in un'appassionante ricerca della verità.
Perché è a forma di bastone?
Esiste solo di menta piperita?
Perché è a strisce bianche e rosse?
Cosa nasconde il codice segreto del Candy Cane?

La moglie di Babbo Natale è spesso chiamata "Mrs. Claus" o "Signora Claus" in inglese. Tuttavia, il suo nome non è stato stabilito in modo uniforme nelle diverse tradizioni e storie natalizie.

In molte rappresentazioni, il suo nome rimane generalmente non specificato o cambia da una storia all'altra. Oggi indaghiamo insieme.

Reclamiamo a gran voce il nome della Signora Claus, mi pare il minimo.

Il Grinch veicola un messaggio fortissimo.
Non che alcuni odiano il Natale.
Ma che alcuni dimenticano il vero significato del Natale.

Il Calendario dell'avvento nasce a tutti gli effetti in Germania. Ne abbiamo già parlato nella settima puntata della prima stagione. Nasce da un'idea semplicissima: quella di regalare emozioni attraverso un'illustrazione. Dalle illustrazioni si è passati poi a messaggi e frasi tratte da opere sino ad arrivare a prodotti di qualsiasi genere.
L'idea di farne uno ritornando al vero significato e andando completamente controcorrente in questo preciso momento storico risulta vincente. Ecco qualche idea per farne uno last minute con tante idee deliziose a basso costo ma con tanto amore.

La bucket list è una lista di esperienze con attività che si vogliono compiere e realizzare. Sottotesto: prima di morire. In realtà poi è diventata una vera e propria lista dei desideri.

La Christmas Bucket List non va intesa quindi con un programma dettagliato da compiere, piuttosto come una lista desideri dove anche solo spuntare una casella è già un vero e proprio traguardo.
Non smettere di sognare il vero obiettivo.

C'è qualcosa che mi spinge a scostare le coperte. Quando ci sono rintanata sotto. Quando mi sono chiusa a doppia mandata e non voglio vedere neanche una lucetta di Natale. Perché è faticoso, angosciante e snervante. Meglio il buio e il silenzio, mi dico. Meglio il nulla per cullarmi nella tristezza.
Poi c'è qualcosa che si muove dietro quella porta. Che la prende a cazzotti. E tiro fuori la testa per sentire cos'è. Non si tratta di coraggio e neanche di forza. Si tratta di sopravvivenza. Di quello spirito che credi inesistente. E che, sorprendentemente, non mi abbandona.
Non ci abbandona. Basta aver voglia, perlomeno, di ascoltarlo.

Lo scorso anno le telefonate di natale, il giorno della vigilia, sono piaciute tanto. E per me sono diventate tradizioni. Spero pure per te. Ho deciso di chiamare i miei amici di sempre e per sempre e ci saranno anche tante novità nelle settimane a seguire perché essendo stata irregolare con i podcast, me ne scuso, il nostro natale si protrarrà fino al sei gennaio; il giorno dell’epifania con episodi speciali per il capodanno e la befana.
Si chiamano sempre gli amici lontani e non solo per natale. Per chiacchierare, scherzare, prendersi in giro e semplicemente ridere. Stare bene. Questo è i senso delle mie telefonate di natale. Trascorrre un po’ di tempo con chi amo e con te, che ormai sei entrato nel mio cuore.
Oggi chiamiamo Sandro Siviero che tra Black Christmas, chiarastella e Die Hard ci tiene compagnia in un delizioso delirio geniale natalizio.

Lo sai cosa è il whoopie e che è in realtà un dolcetto natalizio? E il marshmallow cream filling? E conosci pollo fritto e impanato nella red velvet? E ancora: Joulurortuu, il plum e i mince pie? E quante domande ti sto facendo? Scusa.
È che c'è ancora tanto da dire in fatto di biscotti natalizi.
Tra leggende natalizie, storie incredibili e viaggi intorno ai mondi scopriamo ancora dolcetti magici perfetti per la notte più incredibile dell'anno.

Sei mai andato o hai mai pensato di andare a un gran galà di Salvador Dalì per la Vigilia? Ma sopratutto hai mai pensato cosa potresti trovare sul tavolo? Questi e altri quesiti importanti oggi mentre ci districhiamo nel complicatissimo mondo dei regali di natale per i foodie.
Ma chi sono questi essere mitologici fissati con le praline per gourmand di liquirizia al sapore di doppio caramello salato? E soprattutto cosa vogliono per Natale e soprattutto da noi? Un'indagine accurata di una ritardataria cronica che rimpiange la spensieratezza di acquistare i regali di Natale il 24 pomeriggio a chiusura negozio.
Trasformatasi poi, tragicamente, in altro.

Le arance essiccate sono perfette per decorare l’albero -viene proprio magico- ma anche per comporre delle meravigliose ghirlande o ancora per la preparazione del poutporri. E per confezionare regali ne vogliamo parlare? Quanto sono belle le arance sopra i pacchi confezionati magari con carta grezza passamanerie, cordoncini e merletti in pieno stile vittoriano? Oggi parliamo di come essiccarle correttamente e di quella volta che indossando degli stivaletti rosa e una tuta da scii rossa ho capito cosa fosse il per sempre. L'odore del per sempre.

Come abbiamo avuto modo di approfondire in questi giorni il natale in Scandinavia è davvero magico. E più ne parlo, indago, studio e leggo più me ne innamoro. Questi gnomi, folletti, scodelle, porridge, profumi e impatto sicuramente surrealista e magico con capre, caproni e un Santa Claus sentitissimo in tutto il paese anche Santa Lucia non fa differenza. Non è solo una festa ma quella piu importante e che determina il natale stesso. Una connessione importante tra buio e luce. Parliamo dei lussekatter, cuccia siciliana, miele, cannella e candele come simbolo di vita e Hygge.

Ma Parliamo ancora di film di Natale? Non hai detto tutto lo scorso anno? Ehm, no. Ci si potrebbe fare un podcast dedicato e pure in più stagioni e centinaia di episodi. Lo scorso anno abbiamo fatto una bella infarinata come quando mamma fa le cotolette di melanzane. Le impana per bene. E le imbottisce pure. Noi in pratica quest’anno le andremo a imbottire in modo generoso. Il prossimo ancora le friggeremo per la prima volta; sì, perché vanno fritte e rifritte pure una seconda con doppia impanatura se proprio dobbiamo dirla tutta.
Non so se questa metafora della cotoletta di melanzane è davvero calzante e attinente ma ho una certezza: mamma sarà orgogliosa di me per averle citate e onestamente questo mi basta.
In questa puntata ti convincerò quanto sia necessario propinarti a oltranza i film di natale. No no. Non scherzo. È importante. Ho studiato molto bene la vicenda e voglio proprio raccontartela. Accomodati che nel frattempo ti servo un po’ di cotolette di melanzane calde calde. Sono sicura che così buone non le hai mai provate.

Cominciare l'anno facendo un buon affare porta fortuna ed è per questo che i Giapponesi se la sono studiati davvero bene. Il Natale atipico, ma pur sempre sfavillante e sognante, in Giappone e Corea. Una sorta di gigantesco e incredibile San Valentino da vivere sotto le luci e l'atmosfera scintillante. Un romanticismo al cubo al gusto di pollo fritto. Ma perché proprio il pollo fritto e altro cibo tutto fuorché orientale? Scopriamolo insieme.

L’albero slim, a metà e appesa sul soffitto. Il nostro amico fidato non è di certo indenne dalle mode del momento. Pare che adesso sia di moda quello slim alto alto alto e secco secco secco ma con tante foglie (spiegato benissimo, no?). Anche in uno spazio angusto e stretto possiamo far svettare il nostro finto abete in altezza e goderci un maestoso, seppur contenuto, albero scintillante. Una chiacchierata delirante tra pentole a pressione, Led incorporati, potenziali tragedie immaginarie e ricordi di una bimba mai cresciuta che da grande vorrebbe aprire un negozio pieno di Natalate 365 giorni l’anno sette giorni su sette ventiquattro ore su ventiquattro. E non sarebbe comunque mai abbastanza.

Tra bicchierini di glogg, scorpacciate di pepparkakor e nomi difficilissimi e impronunciabili più dei mobili ikea oggi ci addentriamo in quella che è sicuramente una delle più belle, potenti e sentite tradizioni natalizie che è quella scandinava. Abbiamo davvero molto da imparare!
Tra folletti, porridge, scodelle nei fienili, Hygge e Yule gli scandinavi si riconfermano ancora una volta maestri di magie e leggende fiabesche e sognanti.
Babbo Natale in realtà pare che sia un folletto gigante e padre di tutti i folletti e che cavalchi un capra. Ma dobbiamo procedere con calma e ordine perché sono talmente tante le figure del folklore scandinavo che si rischia di far confusione. Che sicuramente faremo, sì ma sai quanto ci divertiremo?
Tantissimo!
Se non sai quanto sia lunga la barba di un vero folletto o se addirittura la barba, in realtà, ce l’abbiano o no questa è sicuramente la puntata che non devi perdere.
Non è forse importantissimo saperlo?

Onestamente per me Mamma Natale è e sarà Goldie Hawn in Christmas Chronicles insieme a Kurt Russel come Babbo Natale. La sua acconciatura a forma di pallina natalizia è stata talmente convincente che credo ormai di non avere più alcun dubbio. Una meravigliosa milf bionda, simpatica e incredibilmente brava a sfornare biscotti ma anche una grande imprenditrice capace di mandare avanti l’intero villaggio di Natale. Emancipata e tradizionalista. Un mix esplosivo!
Già nel 1849 si parlava già della possibile presenza femminile accanto al nostro dolce e burbero barbuto. E sempre in uno di questi racconti si vocifera addirittura su un possibile nome.
Scopriamo insieme, in questa nuova avventura, quale sia questo nome e molto ancora. Tipo: ma lo sapevi che il Grinch in realtà non è verde?

Lo scorso anno abbiamo scoperto tantissime curiosità e come non si smette mai di trovarne riguardo Santa Claus anche tutto quello che gli gira intorno è incredibilmente variegato. Per esempio lo sapevi che Jingle Bells è stata la prima canzone che gli astronauti hanno cantato arrivati nello spazio? Sì, sì. Proprio Jingle Bell. E che il candy cane avesse un significato religioso?
Oggi te ne racconto sei di curiosità legate al Natale e domani altre sei, ancora. La cosa incredibile però è che ce ne sono ancora talmente tante da scoprire e raccontare di cui sorridere, stupirsi e sconvolgersi!
Se anche tu ne conosci qualcuna in particolare che non ho mai raccontato ti prego di condividerla con me e noi tutti, mi raccomando! Siamo proprio assetati di magia e tradizioni!

Lo scorso anno abbiamo viaggiato in lungo e in largo alla ricerca di Santa Claus. Non ci siamo proprio fatti sfuggire nulla: Europa, Paesi Bassi, Germania, Repubblica Ceca, Slovenia, Bari e tanto altro. Il mito di Babbo Natale, quello universalmente riconosciuto e strettamente correlato a San Nicola non smette di stupirci sempre di più. Sono infinite le leggende, tradizioni e miti. Ci troviamo a tutti gli effetti dentro un incredibile racconto senza fine.
Di quelli con le copertine rare e in cuoio duro tutto intarsiato con fili preziosi, tessuti da elfi e gnomi millenari abilissimi nel disegnare ornamenti di difficilissima realizzazione.
Oggi vorrei approfondire delle curiosità insieme a te che interessano non solo il Krampus e la Krampa, animaleschi demoni inquietanti che accompagnano la figura di Santa Claus, ma anche di Amerigo, la capra e di come effettivamente il nostro adorabile barbuto si sposta e soprattutto accompagna. Perché che faccia tutto da sola, abbiamo già capito, non è proprio possibile.

Ci siamo lasciati in uno sperduto autogrill del Polo nord il 25 Dicembre 2021.
Mangiavamo dolcetti speziati e bevevamo un tè profumato fumante su un panchina di legno proprio a un passo dallo scoprire dove si nascondesse Santa Claus. In quell’occasione, prima di salutarci, ti ho raccontato la storia di Oslav; l’elfo che è venuto a trovarmi per trascorrere -e anche un po’ spiare- il Natale con me.
Con Noi. Perché ormai questo Natale, quest’avventura e sogno non è solo mio ma Nostro.
Mi sono chiesta se fosse il caso di annoiarti ancora e se avessi avuto voglia di ripartire.
Dopo diversi interrogativi ho deciso che sì. Dovevo comunque provarci perché quest’anno più che mai lo spirito natalizio sembra essere una flebile fiammella difficile da alimentare. E allora: luce!
Perché luce chiama luce e buio, ahimè, chiama buio.
Viaggeremo in lungo e largo tra ricordi, tradizioni e magia. Quest’anno ho preso un bellissimo sidecar nuovo fiammante; L’ho dipinto di rosso con tanti dettagli dorati. Ci sono molte luci coloratissime e dei bei pellicciotti sintetici che ci terranno al caldo. Occhialoni sbirluccicosi d’ordinanza a forma di albero di natale e via! Last Christmas a manetta e la regina Mariah onnipresente!
Dai salta sul sidecar addobbato a festa che abbiamo un’avventura incredibile da compiere.
Babbo Natale, scappa quanto vuoi, stavolta ti troveremo!

Torna Oslav e il racconto dell’elfo.
Ci salutiamo così, augurandoci un Natale pieno di luce e magia. Facendo una sosta al Polo Nord e poi in casa mia. Non trovo le parole per ringraziarti. È stato un viaggio intenso, profondo e divertente. Abbiamo cantato a squarciagola Last Christmas e tutte le compilation natalizie, abbiamo mangiato patatine, cioccolato e infinite fette di pandoro e panettone scambiandoci i canditi. È stato uno dei viaggi più belli della mia vita. Spero di essere stata una piccola luce, un sorriso e una riflessione. E quello che spero e che sia solo l’inizio di tanti viaggi futuri. Ti abbraccio fortissimo. Buon Natale!

Siamo arrivati. È la vigilia.
E io ho pensato che la cosa piu carina da fare oggi insieme sono le telefonate agli affetti lontani. In questo caso gli amori incommensurabili della mia vita.
Sono quelle telefonate che ti scaldano il cuore e ti fanno sentire vicino chi vicino non è. Ho deciso di chiamare Sandro, Giulia e Ombretta. Una puntata speciale (e lunghissima! Scusami! Siamo dei chiacchieroni) con tre telefonate che spero ti tengano compagnia in questa giornata così speciale e unica.
Passiamo la vigilia insieme chiacchierando?
Siediti che ti offro dei gingerbread appena sfornati.

Siamo in dirittura d'arrivo. Questo podcast grazie a te è finito nella classifica nazionale e io sono senza parole. Ma soprattutto è finito nel tuo e nel mio cuore. Non potevo lontanamente immaginare tutto questo interesso, riscontro e amore che spero arrivi moltiplicato per infinito da parte mia. Oggi saluto e ringrazio tutti prima del gran finale e parlo con te di un argomento che mi sta particolarmente a cuore: i giochi da tavolo.

Ho chiesto di farmi, su instagram, qualche domande. Ne sono arrivate centinaia ed era impossibile rispondere a tutte. Tantissime però troveranno risposta qui nelle varie puntate del podcast. Insieme a te oggi ne leggiamo insieme qualcuna: dalla tradizione che amo di più sino ad arrivare all’addobbo che proprio non sopporto. Una chiacchierata scanzonata, come fosse una telefonata tra amici che stemperano un po’ lo stress che il Natale inevitabilmente infonde per via delle aspettative, incontri e gestione delle assenze.

Devo proprio farti provare un buonissimo tè dalle note di cacao e cardamomo. Siediti che te lo servo.

Siamo in dirittura d’arrivo. Siamo disperati. Non abbiamo fatto l’albero e se l’abbiamo fatto comincia a non convincerci e pensiamo già a quando lo toglieremo e quanti scatoloni dovremmo già ritirar fuori. A quanti chili prenderemo, o se magari riusciremo a prendermeli o se. Non abbiamo fatto il regalo a x che ci siamo dimenticati ma c’è pure y e k. E la spesa. E il marito che. E la fidanzata del figlio che. E quell’odioso parente che. La casa sarà invasa o tu la invaderai. I botti del capodanno che terrorizzeranno i nostri figli con la coda. Quel maglione natalizio orrendo che iaia ci aveva detto di comprare e non lo abbiamo fatto AHIA AHIA HAIA.

La tristezza e lo sconforto arrivano.
Ma noi siamo pronti per fronteggiarli al meglio.

Pandoro o Panettone? Esiste da sempre questo interrogativo. Metaforicamente siamo tutti allo stadio a tifare sugli spalti in curva tra striscioni, lucine e orrendi maglioni natalizi. Adesso si dice: team pandoro o team panettone ma siamo tradizionalisti per una volta e interroghiamoci piuttosto su: squadra panettone o squadra pandoro. In genere il purista ti dirà che c’è solo una risposta: ed è panettone. Che il pandoro è per i piccoli, che i canditi sono una questione adulta che si capisce con il tempo e che non è natale senza panettone perché il vero dolce è proprio lui. Il re indiscusso. A ben guardare non ho mai capito esattamente tutto questo fervore: sono due prodotti completamente diversi.

L'atmosfera natalizia è ricca di piccoli dettagli e non può mancare di certo una buona colonna sonora, ricca di magia, che accompagni l'attesa. Fissare le lucette, con il profumo di arancia e cannella nell'aria canticchiando melodie ricche di ricordi e tradizioni, ci donerà quel senso di pace.
Oggi scopriamo insieme quali sono le canzoni irrinunciabili per un Natale incredibilmente sognante, ma soprattutto scopriamo insieme pure le canzoni passate alla storia -incomprensibilmente- come inni natalizi. Senza offendere Mariah, Bublè e tutti gli amici canterini che amiamo ascoltiamo, valutiamo e compiliamo la compilation natalizia perfetta!
Ti ricordo che su Spotify trovi la mia playlist! Indovina come si chiama? Christmas Lights di Iaia Guardo (ti aspetto!)

Mangio veg da vent’anni Saranno vent’anni esattamente il prossimo anno prossimo perché ho cominciato nel 2002 esattamente. E nell’ultimo decennio sto molto attenta al discorso eco in generale. Nonostante questo sui social non mi espongo giornalmente su questi argomenti. Per meglio dire lo faccio velatamente e non mi espongo con sermoni o lunghe dissertazioni.

Faccio parte più della fazione che la goccia nel tempo riesce a rompere anche la roccia più dura. Per farla breve non sono tanto una che urla e si aggrega a secondo delle mode del momento ma sussurro lentamente e giornalmente affinché il messaggio attecchisca in modo naturale se vogliamo e ottenga il goal finale. Questo per dirti che il podcast di oggi non vuole essere una ramanzina, un promemoria, o una spiegazione da maestrina saccente che fa meglio le cose rispetto agli altri. Vuole essere soltanto una riflessione è una chiacchierata con te in questo viaggio.

L’impatto ambientale e la correlazione al Natale: un argomento importante.

Ti ho già parlato di Colin Firth e di quanto mi piaccia con il cappotto ma ti ho anche parlato di quanto mi piaccia con il suo orrendo Maglione natalizio verde con la renna che compare nella prima scena del primo capitolo di Bridget Jones. La madre di Colin non compare mai se non in una o due scene durante l’anniversario e un barbecue ma si è capito che ama particolarmente donare al figlio dei ridicoli regali a tema natalizio come il maglione con la renna e la cravatta con i pupazzi di neve Rossi.
Oggi parliamo di una cosa serissima : gli orrendi maglioni natalizi.
Le origini, l’importanza e il bisogno fisico di possederne -e anche tanti- in armadio.
Unisciti a questo allegro gruppetto degli invasati per gli orrendi maglioni natalizi.

Robert May negli anni 30 era un autore di testi pubblicitari. Nel 1939 il suo capo gli chiese di scrivere una storia a tema natalizio. Il protagonista principale doveva essere un animale. Visto che è la figlia Barbara amava moltissimo le renne dello zoo di Chicago Robert decise che è la protagonista sarebbe stata una renna.
Fu così che nacque Rudolf la renna dal naso rosso. Rudolf la renna del naso rosso è chiaramente un personaggio immaginario a passo per la prima volta in un libretto pubblicato dalla Montgomery Word. Rudolph ha un grande naso rosso luminoso e aiuta a rendere visibile il sentiero che spesso viene offuscato dalla neve alle altre renne che trainano la slitta di Babbo Natale. Babbo Natale infatti con le sue renne la slitta consegna i regali.

Oggi parliamo di Rudolph, le renne, le cartoline di natale e tantissimo altro. La cura per chi ami e la luce delle fiabe.

Mamma ha sempre amato apparecchiare la tavola e mi ha trasmesso questo amore infinito per l’apparecchiatura e per la cura degli ospiti. La passione per la tavola apparecchiata bene e con stile quindi posso dire di averla sempre avuta sin da bambina.

Ricordo che rimanevo davvero incantata quando osservavo mamma apparecchiare. Univa due o tre tavoli per la vigilia di Natale e diceva sempre che avrebbe desiderato un tavolo più lungo. Riusciva però con la sua tovaglia lunghissima a coprire tutta quanta la superficie. A me, piccolina, sembrava una grande magia.
Oggi apparecchiamo insieme per stupire con semplicità ma soprattutto facciamo dei piccoli ma importantissimi promemoria per non arrivare impreparati alla sera della Vigilia e al Natale stesso.

Ma cosa si mangia alla Vigilia e Natale?
Non intendo solo in italia. Nel mondo. Ci sono infinite tradizioni straordinarie tutte da conoscere, divulgare, apprezzare ed amare. Oggi facciamo un giro, proprio come i vecchi tempi, intorno al mondo. Scopriamo cosa accade in Argentina, Danimarca e Finlandia. E ancora in Francia, in Spagna, in Polonia, in Grecia e ancora in Irlanda. Senza tempo e meta sogniamo in giro per il mondo a bordo di una mongolfiera dove vengono serviti blini caldissimi ricoperti di leccornie, zuppe di ogni tipo e sorta e tanti biscottini scandinavi speziati che profumano le nuvole di cannella, vaniglia, cardamomo e chiodi di garofano.

Ma cosa significa Foodie?
Significa buongustaio o una persona che abbia un desiderio e un interesse ardente nei confronti del cibo. Che non mangia per fame, ma anche per studio-cultura e passione. Queste figure, soprattutto nell’ultimo decennio, si sono maggiormente esposte sino a diventare delle vere e proprie figure importanti nel vasto mondo che ormai quello del food. Oggi scopriamo insieme sempre più il concetto del foodie; scopriamo 5 film imperdibili per dei foodie accaniti e anche cosa regalargli per stupirli.

Buon compleanno a me! Ti offro dei pop corn aromatizzati belli caldi fatti appena adesso, un plaid e un buon film. Ce ne guardiamo un bel po’: dei più belli natalizi. Dai classici a quelli meno conosciuti una chiacchierata al gusto di pop corn (ma arriverà anche una buonissima torta al caramello salato!) tra risate, ricordi e magia.
Ti va di sederti qui con me?

La storia è molto conosciuta e l’hanno raccontata in tantissimi. Le origini in molti credono sia statunitense ma non è così: è inglese ed è grazie alla Regina Elisabetta I d’Inghilterra. Durante uno dei suoi banchetti -nella seconda metà del Cinquecento e quindi in pieno Rinascimento inglese- fece realizzare questi biscotti con sembianze umane e decori molto eleganti che dovevano rappresentare le persone a corte presenti. TI racconto la fiaba ufficiale dell’omino di pan di zenzero e poi viaggiamo intorno al tempo per scoprire segreti, tradizioni e soprattutto: la ricetta migliore!

MA TU LO SAI CHE TRA IL PROSSIMO VENERDI IL PROSSIMO ANCORA è LA VIGILIA ? PANICO!!!!!! No scherzo. Niente panico.

Il momento si avvicina e io ho un piccolo segreto che voglio condividere con te. Sicuramente sarà anche il tuo e non ti dico nulla di nuovo, eppure capita che quando lo dica non sia così insolito sentirmi dire “ma sai che è una bellissima idea? Non ci avevo mai pensato”. Le cose semplici stupiscono sempre e hanno una resa incredibile, è proprio vero.
Voglio raccontarti del mio
CASSETTINO MAGICO

Cominciare a sistemare la dispensa è il primo passo vittorioso per avere la situazione sotto controllo e non sbagliare un colpo (dobbiamo convincercene perlomeno). È il 9 Dicembre e abbiamo imparato che non esiste né un troppo presto né un troppo tardi perché è tutto meravigliosamente soggettivo e contestualizzato al proprio stile di vita, impegni, lavoro e soprattutto attitudine. C’è chi produce meglio sotto stress, c’è chi invece ha bisogno di sedersi con calma e scrivere per bene tutto quello che c’è da fare e c’è chi , non deve farsene una colpa, sa già che non avrà voglia di fare niente. Non tutte e tutti vogliamo preparare cene, allestire casa come la casa Bianca e mettere pure il copri water peloso a forma di vestito di Babbo Natale. E magari molte o molti invece quel copri water lo vogliono dannatamente. Nessuno ha ragione e nessuno ha torto ma se fai parte della fazione: voglio pensarci prima perché poi non ci arrivo sicuro questo potrebbe essere il podcast che fa per te. Se fai parte pure della fazione: non ti sopporto più iaia e non ce la faccio più ad ascoltarti, mi spiace. Siediti che ti preparo una bella ciambella speziata e tento di farmi perdonare.

Otto Dicembre. La nostra casa all’epoca era davvero molto piccola. Eravamo in affitto. Papà e mamma lavoravano venti ore al giorno e papà aveva aperto un piccolissimo negozio di materiale elettrico. Era una casa adorabile che amavo e che ricordo in ogni minimo dettaglio. Ne ricordo il profumo, l’aria e la posizione dei mobili. C’era questo enorme salotto in finta pelle marrone morbida, una cucina piccola ma molto carina tutta marrone con la tovaglia piena di limoni e la mia stanzetta bianca con il letto giallo strapiena di giocattoli.
L’otto dicembre mamma scendeva giù in garage e prendeva quell’enorme scatolone strapieno di addobbi.
Il giorno dell’albero di natale. Tra tradizioni e magia scopriamo insieme dove e come nasce l’albero di Natale. Quando e come farlo. E tutto quello che lo riguarda come simbolo di vita e luce.

Non c’è cosa più bella che alzarsi tutte le mattine dell’avvento e correre verso il calendario. Una piccola sorpresa tutta per noi ci attende. Che sia un cioccolatino, una crema o un bigliettino con delle promesse poco importa. Lo scandire del tempo in modo magico. Ma quali sono le origini del calendario dell’avvento? Questo oggetto, tanto semplice e antico che ultimamente ha preso il sopravvento in ogni dove soprattutto sui social.
Non è solo un’operazione di marketing moderna, chiaramente.
Oggi parliamo delle Origini del Calendario dell'Avvento. Chi lo ha inventato, come si è evoluto. I più divertenti, costosi e belli che ormai spopolano in tutto il globo.

Santa Claus= San Nicola.
Ma chi è davvero questa importante figura storica e religiosa? In realtà è avvolta nel mistero ma si è praticamente sicuri, storicamente, che sia vissuto davvero e il suo nome compare anche nelle liste dei partecipanti al primo concilio di Nicea avvenuto nel 325.
Non ci sono vere e proprie notizie storiche certe, come spesso accade, ma alcune sembrano le più fondate. Oggi facciamo un viaggio nel tempo e scopriamo insieme la vera entità di Babbo Natale/Santa Claus. Allo stesso tempo la figura del Krampus, inquietante e diabolico personaggio molto vicino al barbuto adorabile dal cuore generoso e buono che vive per portare felicità a tutti i bambini del mondo.
Nel giorno di San Nicola un omaggio importante a una figura ricorrente della nostra esistenza, che ci ha regalato sempre e solo: magia.

A sinistra della Long Gallery, tra la hall e il Ritz Restaurant, si trova il Palm Court. Ci sono specchi e colonne che ti catapultano in quel mondo.
Diciamo che alla classica domanda “in che periodo avresti voluto vivere?”, fermo restando che avrei detto indubbiamente sempre e solo il mio, risponderei: vittoriano inglese.
Mi piacciono gli abiti e le case. Mi piacciono gli scacchi e le scale che si attorcigliano. Mi piace il grigiore e i colletti abbottonati. Mi piace l’idea della gonna lunga e delle scollature coperte. Mi piace l’eleganza, i modi e mi piace quella lentezza e il garbo. Mi piace tutto quello che è lussuoso ma non sfrenato e invadente. Mi piace la semplicità di una tazza anche rotta presa al mercato ma di buon gusto. Non mi piace lo sfarzo eccessivo ma quello sussurrato. Il mio animo è da sempre e per sempre vittoriano.
Oggi prendiamo un tè insieme e organizziamo un incredibile Christmas Tea Party. Siediti che ti verso subito una tazza e ti servo i cantucci al pistacchio e gorgonzola più buoni che ci siano.

All’Happiness Research Institute ovvero un istituto di ricerca indipendente che analizza il benessere e la felicità -oltre che la qualità di vita- si è studiato questo fenomeno in profondità; fenomeno che affonda le proprie radici nei paesi nordeuropei e più nello specifico in Danimarca. Il fatto che la Danimarca sia uno dei paesi più felici del mondo è sicuramente correlato alla Hygge. Ma che cosa è l’Hygge? Cosa significa davvero quella che è a tutti gli effetti uno stile di vita.
Voglio essere una portatrice di Hygge. Voglio seminare luce.
Voglio imparare bene la metafora della felicità.

Alcuni dei più grandi maestri della letteratura hanno sentito il bisogno di confrontarsi con il tema del Natale. Ognuno chiaramente con il proprio vissuto, inclinazione e personalità. Il giorno di Natale, per molti è inteso come un giorno di falsa felicità in quanto si è per certi versi obbligati a esserlo. È un giorno molto controverso, che in tanti avvertono fastidioso, retorico e buonista.
Ma cosa si cela dietro la falsa felicità, la speranza e il bisogno di luce? C’è ipocrisia o bisogno di magia? Oggi affrontiamo insieme uno degli argomenti sicuramente più dibattuti, profondi e importanti sul significato del Natale e su come diversamente si affronta.

Babbo Natale è sempre un argomento assai spinoso. Alla domanda "ma tu credi ancora a Babbo Natale?" Generalmente la risposta più sincera e triste rimbomba nella mente. No.
Non ho mai sofferto tanto a riguardo perché mamma è stata categorica quella sera. Avevo circa sei anni e stavamo andando a una cena natalizia tra amici. Ci sarebbe stato Babbo Natale, e lei lo sapeva già- Mi ha preso da parte e mi ha detto "amore ascolta. Babbo Natale non esiste. È papà. E la befana sono io. Stasera arriverà un signore vestito da Babbo Natale. È Alfio. Non dirlo agli altri bambini mi raccomando. È il nostro segreto.
Ti racconto come ho vissuto questo segreto ma soprattutto la figura di Babbo Natale: quella folcloristica, leggendaria, letteraria, religiosa. In ogni forma e sostanza.

Dicembre ha sempre rappresentato tutto. Una sola parola? Tutto. La chiusura di un tempo ma anche un grande inizio. Quello dei sogni, della libertà, dell'amore e della luce. Ogni anno è come un capitolo della vita. Questo libro imprevedibile più della storia infinita, straziante di una tomba per le lucciole, appassionante come Bridget Jones nelle carceri della Thailandia e avventuroso come il tempio maledetto di Indiana Jones. Non in ultimo questa vita è delicata e feroce come un film di Kitano disegnata da Miyazaki.
Ti racconto cosa rappresenta per me Dicembre, il Natale e la luce.
Cominciamo questa avventura natalizia! Salta in macchina.
Si parte!