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Gaia

Gaia

Mattatoio

“Gaia”, la grande installazione di Luke Jerram, al Mattatoio è diventata un luogo di riflessione, specchio dei grandi eventi della società ed evidenza di una nuova prospettiva. In questo podcast riascoltiamo gli interventi dei nostri ospiti.

“Gaia” è una rassegna a cura di Ilaria Mancia.

4 - Loredana Lipperini, Un braccialetto al braccio della dea
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  • 4 - Loredana Lipperini, Un braccialetto al braccio della dea

    Gaia è una dea, e le dee sono insieme tentazione e pericolo, come insegnava Simone De Beauvoir. Ma chi cammina sui passi delle dee, come le scrittrici di fantastico, sa interpretare per prima i segnali di quel che avviene. Una ricognizione nel mito e nella letteratura femminile.

    “Gaia” è una rassegna a cura di Ilaria Mancia.

    Thu, 22 Oct 2020
  • 3 - Sara Gainsforth e Giacomo Maria Salerno, Città vuota. Pratiche di resistenza nella città turistica

    Il turismo, uno dei settori portanti dell’economia contemporanea, è l’industria che più di ogni altra — con l’interruzione dei flussi e degli spostamenti su scala globale — ha risentito dell’attuale pandemia da Covid-19. Le nostre città si sono scoperte improvvisamente vuote, dopo che negli ultimi anni sempre più case sono finite sul mercato degli affitti brevi e il commercio si è specializzato nell’offerta di servizi per turisti. Città-palcoscenico, centri storici museificati, sottratti ai loro abitanti e immolati all’altare della “valorizzazione”, sono alcuni dei costi di un modello economico estrattivo totalmente dipendente dalla domanda estera. Il turismo, insomma, è ben più di un’innocua pratica di massa. È un modello di sviluppo e un’ideologia, una forma contemporanea di “colonialismo interno” a cui abitanti e associazioni in molte città del mondo resistono con crescente intensità.

    “Gaia” è una rassegna a cura di Ilaria Mancia.

    Tue, 13 Oct 2020
  • 2 - Leonardo Caffo, Goodbye Homo Sapiens

    L'antropocentrismo è costruito sulla presunta superiorità dell'umano sulle altre forme di vita, oltre che su quella di certi umani rispetto ad altri: ma che succede quando scopriamo di essere della stessa sostanza di tutti gli esseri viventi del pianeta? Quando le proprietà che pensavamo ci rendessero speciali, come la vita mentale o la capacità di soffrire, si manifestano anche in ciò che definiamo ingenuamente «non umano», allora l'umanità come sistema chiuso dell'umanesimo classico si dissolve. Molte sono state le soluzioni proposte, a questa domanda, ma ognuna, presa singolarmente, non basta. Il postumano, cosí come declinato qui, contrapposto anche ai primi fallimentari tentativi dell'ultimo decennio dello scorso millennio, è volto a riposizionare l'umanità in uno schema integrato nella Natura, verso un superamento dell'antropocentrismo, e la costruzione di una nuova narrazione per il nostro futuro... goodbye Homo sapiens sapiens.

    “Gaia” è una rassegna a cura di Ilaria Mancia.

    Wed, 07 Oct 2020
  • 1 - Emanuele Coccia, Le foreste come biennali multi-specifiche. Il museo della natura contemporanea

    Pensiamo all’arte come qualcosa di specificamente umano solo perché non siamo ancora in grado di riconoscere a tutte le specie viventi la capacità di pensare, giudicare e modificare il mondo che riconosciamo a ciascuno dei membri della specie umana. Dovremo imparare invece a cogliere in ogni paesaggio naturale l’equivalente di una mostra d’arte contemporanea, curata però da più di una specie. Quella che chiamo foresta è una Biennale millenaria in cui le arti di tutte le specie si incontrano e si mescolano.

    “Gaia” è una rassegna a cura di Ilaria Mancia.

    Tue, 29 Sep 2020