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Il giardino di Albert

Il giardino di Albert

RSI - Radiotelevisione svizzera

Magazine di riferimento della Rete Due sulle questioni scientifiche. Si occupa sia dei grandi temi che riguardano direttamente la nostra vita quotidiana (inquinamento, allergie, alimentazione) sia delle ricerche di laboratorio (medicinali, nuove scoperte, invenzioni) sia di questioni che coinvolgono le scienze umanistiche, psicologia, filosofia. Partecipa così, con stile divulgativo, al dibattito su alcuni fondamentali temi di società.

512 - Creatività
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  • 512 - Creatività

    La creatività non ha età, a dirlo sono le neuroscienze, ma anche recenti studi statistici condotti sulle produzioni di scienziati e artisti, che mostrano come si possa essere creativi in ogni tempo della nostra vita, al di là di grandi nomi celebrati come veri e propri esempi di longevità creativa: da Verdi che scrisse il Fallstaff a ottant’anni anni a Tolkien che pubblicò Il signore degli anelli a sessantadue anni, da Michelangelo che scolpì novantenne una delle sue opere più commoventi, la Pietà Rondanini, a filosofi e scienziati come Copernico autore a settant’anni della sua opera più celebre e rivoluzionaria, il De revolutionibus orbium caelestium, fino a esempi recenti di longevità come Rita Levi Montalcini, Nobel a settansette anni. Che legame esiste dunque fra creatività, cervello e il vivere a lungo in salute? È il tema al centro del Giardino di Albert del 9 novembre, una puntata speciale, un dialogo radiofonico fra un musicista e una scienziata: da una parte, il compositore Paul Glass, ticinese d’adozione, che, dopo aver attraversato il Novecento esplorando una varietà di generi musicali, sulla soglia dei novant’anni, continua a comporre musica nella sua casa sul lago Maggiore, e dall’altra chi ha fatto della creatività un oggetto di studio, la prof.ssa Zaira Cattaneo, neuroscienziata dell’Università di Bergamo. In che modo i processi creativi si manifestano a livello neurobiologico e come possono condizionare i meccanismi d’invecchiamento cerebrale? E ancora prima… che cos’è la creatività? “È un concetto sfuggente - dice Zaira Cattaneo – che nel tempo ha subito trasformazioni, ma oggi abbiamo metodi che ci permettono di studiarlo scientificamente.” “Con l’età, grazie all’esperienza maturata –continua Cattaneo - sappiamo gestire meglio le emozioni, riusciamo a vedere le cose in maniera olistica e abbiamo una maggiore capacità di pensiero convergente, che, a differenza di quel che si crede, è fondamentale nei processi creativi, più di quello divergente.” Viviamo sempre di più e sempre più in salute, ma facciamo fatica ad accettare l’età con i suoi cambiamenti, abbagliati dal mito dell’eterna giovinezza, l’età creativa, e, ignari di quante potenzialità abbia il nostro cervello, dimentichiamo di come ogni tempo della nostra vita possa essere vissuto con pienezza e creatività. 

    Sat, 09 Nov 2024 - 26min
  • 511 - L’illusione della memoria

    Dove sta la nostra memoria? Cosa sono i falsi ricordi? È possibile creare false memorie, magari a scopo terapeutico? Sono alcune delle domande a cui risponderemo nel nostro Giardino, accompagnati da due esperti, la psicologa Elizabeth Loftus, madre nobile delle neuroscienze della memoria e massima esperta mondiale di “falsi ricordi” e Sergio della Sala, membro della Royal Society, professore di neuroscienze cognitive presso l’Università di Edimburgo. Capiremo come si formano i ricordi veri, ma soprattutto quelli falsi, un tema delicato se pensiamo al ruolo che possono avere in ambito giudiziario. La memoria si collega in maniera profonda anche alla costruzione della nostra identità, ma cosa succede quando viviamo un’amnesia? L’invecchiamento della popolazione ha portato a una crescita del numero di persone con deficit di memoria, per malattie neurodegenerative come l’Alzheimer, ma non solo, e quando ciò accade le ricadute sulla qualità della vita e sulle relazioni sono enormi. Il nostro cervello è fatto per dimenticare, è un atto necessario per vivere in salute, ma si può fare qualcosa per proteggere la nostra memoria?

    Sat, 26 Oct 2024 - 26min
  • 510 - Copernicus

    Ricorderemo a lungo i recenti mesi estivi di quest’anno, con le devastanti alluvioni in Mesolcina e Valle Maggia, a fine giugno, e il caldo torrido ad agosto. L’estate 2024 è da ritenere la più calda di sempre con i dati climatici che confermano la tendenza del riscaldamento globale. I dati raccolti a livello globale dalle organizzazioni scientifiche contribuiscono a meglio interpretare e comprendere l’evoluzione del clima, e a prevedere gli effetti più potenzialmente devastanti dell’aumento della temperatura globali. Tra le iniziative internazionali che garantiscono un costante monitoraggio del clima terrestre c’è il servizio Copernicus, dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e della Commissione europea creato nel 2001. Carlo Buontempo è direttore del Copernicus Climate Change Service a Berlino, che coordina le attività di un largo numero di gruppi di ricerca in seno al Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF).

    Sat, 19 Oct 2024 - 23min
  • 509 - Comunicare con la luce
    Thu, 20 May 2021 - 21min
  • 508 - Indizi per una nuova Fisica?
    Thu, 13 May 2021 - 20min
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