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Saluti da Napoli - Ciro Pellegrino

Saluti da Napoli - Ciro Pellegrino

Ciro Pellegrino

Saluti da Napoli - Storie da una città che non è una cartolina. Un podcast di Ciro Pellegrino.
Per chi ne è lontano, temporaneamente o definitivamente. Per chi la guarda da lontano. Per chi non la capisce più.

9 - Massimo Troisi e i suoi 70 anni: raccontatelo voi. Ricomincio da qui.
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  • 9 - Massimo Troisi e i suoi 70 anni: raccontatelo voi. Ricomincio da qui.
    Massimo Troisi avrebbe compiuto 70 anni il 19 febbraio 2023. Mi sento come quando Gianni Minà lo intervistò fuori tempo massimo per lo scudetto del Napoli: mi pare sia stato detto già tutto. E allora questa volta ho chiesto a voi di spiegarmi il vostro Massimo Troisi. Sono arrivate meravigliose risposte, mi sono commosso.

    Una citazione speciale per coloro che pur non essendo in condizione fisica di parlare ci hanno tenuto a lasciare un ricordo: testimonia l'enorme affetto per questo pezzo di Napoli e del nostro cuore.

    Riprendo il podcast dopo un po', ci tenevo a lasciare un segno in questa data. Fatevi sentire, un abbraccio.
    Sun, 19 Feb 2023
  • 8 - Napoli, il terzo mondo e Gomorra (che non è Secondigliano)

    Saluti da Napoli si occupa di una città definita qualche settimana fa "Terzo mondo d'Europa" dal giornale francese Le Figaro. Napoli è davvero Terzo Mondo?
    Quando si parla di città difficile viene in mente la serie tv che rappresenta Il Male della città, senza scampo, senza redenzione: Gomorra. Ma Gomorra cos'è, cosa è diventata? A me pare una parodia. E soprattutto: coincide con la Secondigliano di cui tanto si parla nella serie? Ho dato la parola a Vincenzo Strino del centro sociale Larsec.
    Infine, un piccolo vezzo: la playlist "Passeggiata a Napoli" su Spotify. Con un fattariello su Nino Buonocore (ve lo ricordate?).
    Fatemi sapere se v'è piaciuta...mi trovate un po' ovunque.

    Thu, 09 Dec 2021
  • 7 - Giornalista-giornalista: il potere allergico alle notizie

    Ci ho messo un po' di tempo a scrivere e registrare questo podcast: la quotidianità ha preso il sopravvento. Le Elezioni Comunali a Napoli che sono sempre un momento particolare della vita cittadina, l'addio di Luigi De Magistris, l'elezione del nuovo sindaco Gaetano Manfredi, il suo rapporto con Vincenzo De Luca, ormai l'uomo politico più potente in assoluto della Campania.
    Poi ho voluto parlare dei rapporti fra giornalismo e potere, ovvero di quando il potere (politico, imprenditoriale, malavitoso) è allergico alle notizie dei cronisti e reagisce di conseguenza. Ho chiesto ad esempio ad una collega di Salerno di raccontarmi perché lì il sindaco ha chiuso le porte del Comune faccia ai giornalisti in un periodo di inchieste giudiziarie molto pesanti.
    Come sempre buon ascolto e fatemi sapere qui o dove volete se vi è piaciuto. Suggerimenti, mail, messaggi sono tutti graditi. A presto!

    Tue, 02 Nov 2021
  • 6 - Sogno (o incubo) di una Napoli di fine estate

    Benritrovati a Saluti da Napoli: storie di una città che non è una cartolina.
    Se vi va, alla fine del podcast lasciate un commento o una valutazione o scrivetemi, mi fa piacere.

    L'estate di Napoli calda, "azzeccosa" al centro di questo breve podcast di oggi. Andiamo tra il caos al centro storico, dove il livello di vivibilità è crollato fino al sogno di pace che accompagna l'arrivo dei profughi dall'Afghanistan in fuga dai talebani fin qui, all'ombra del Vesuvio.

    Sun, 05 Sep 2021
  • 5 - Carcerieri e carcerati: una storia che avete rischiato di non conoscere mai

    Sono andato a scuola poco distante il carcere di Poggioreale. La facciata principale non dice molto, anche se di fronte all’entrata c’è un bar dal nome inequivocabile: “Angolo di libertà”.

    Lì davanti Marcello Mastroianni aspettava Sophia Loren, Adelina la contrabbandiera, che nella storia si faceva mettere incinta ogni volta per sfuggire all’arresto.

    Per capire qualcosa in più del carcere, prima di entrarvi, sarei dovuto passare di lato, dove si vedono le celle, dove c’è quella che oggi si chiama Piazza Giovanni Falcone.

    D’estate ci sono appese le maglie dei detenuti, spiccano quelle bianche.
    Se resti lì a guardare le grate da quella zona, dopo un po’ arrostisci: fa caldissimo e non c’è ombra da nessuna parte.

    Guardi le celle e se vuoi rassicurarti: ti auto-convinci che quasi stanno meglio loro. Del resto se si dice “al fresco”, ci sarà un motivo, no?

    E invece no. Quando entri scopri che fa caldo, in galera. Fa un cazzo di caldo. Ed è addirittura l’ultimo dei problemi.

    Fri, 09 Jul 2021
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